sabato 15 settembre 2018

BELEM - Lisbona

(torna agli Eletricos)



aggiornato 2021

Il quartiere di Belem si trova ad ovest di Lisbona verso l'oceano ed è abbastanza distante dal centro storico.
E' uno dei più vecchi della città e fu, come Alfama, risparmiato dal terremoto.


Dedicarvi un'intera giornata, o ancora meglio una giornata e mezzo, sarebbe la cosa migliore.
 E' un concentrato di luoghi da non perdere: qui sono compresi i meravigliosi monumenti in stile manuelino Patrimonio Unesco, il Mosteiro dos Jeronimos e la Torre di Belem.
Ma vi è molto altro. 


Ho diviso la zona in due percorsi, il primo comprende:

1- MOSTEIRO DOS JERÓNIMOS

2- PADRÃO DOS DESCOBRIMENTOS

3- ANTIGA CONFEITARIA DE BELEM

4- JARDIM BOTANICO TROPICAL


©google map - ©Monica Galeotti mapping
©google map - ©Monica Galeotti mapping



1- MOSTEIRO DOS JERÓNIMOS

Il Monastero simbolo di Lisbona fu costruito nel 1501 come edificio religioso.
Fu finanziato dai favolosi fondi dell'India messi a disposizione da colui che lo commissionò: re Dom Manuel I.

Belem-Lisbona




Nella foto, anticipato dalla bella PRAÇA DO IMPÉRIO, si distinguono le enormi dimensioni del Monastero, oggi suddiviso in tre parti:
-all'estrema sinistra l'entrata del Museu de Marinha
-centralmente il Museu Nacional de Arqueologia
-all'estrema destra la chiesa e il chiostro che andrò a visitare.

Lisbona-Praca do Imperio




La costruzione avvenne per celebrare la scoperta della Via per l'Oriente da parte di Vasco da Gama nel 1498.
Diego Boitaca fu l'architetto a cui Manuel I commissionò l'edificio e, la combinazione di una visione creativa e stravagante insieme agli enormi fondi messi a disposizione dal re, crearono lo Stile Manuelino (da re Manuel appunto), detto anche stile tardo gotico portoghese, un insieme di tardo gotico, plateresco spagnolo, architettura italiana e fiamminga; stile cui aderirono altri importanti artisti portoghesi.

Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos




Magnifico il portale meridionale, in cui abbondano gabbie, pinnacoli e nicchie.
L'edificio ospitava i monaci dell'ordine di San Geronimo, la cui missione era quella di confortare i marinai e pregare per l'anima del re.
Lo fecero per quattro secoli fino a quando l'ordine fu sciolto nel 1833 e il monastero fu utilizzato come scuola e orfanotrofio fino al 1940.

Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos




L'entrata a pagamento è per ammirare il bel chiostro, che sembra il cortile di un palazzo.
Meglio arrivare presto la mattina per evitare la lunga fila.

Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos





Le decorazioni in pietra color miele raffigurano elementi naturali come conchiglie e foglie.

Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos




Viti e nodi.

Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos







Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos








Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos








Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos




Nella chiesa invece l'entrata è libera.
E' molto bella, la navata accoglie i sarcofagi di diversi re della dinastia Aviz.

Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos




Le colonne sono simili a tronchi d'albero e il soffitto è formato da una ragnatela di nervature di pietra.

Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos




Nel coro superiore una vista superba dell'intera chiesa. Le sedute del coro sono il primo esempio di scultura lignea rinascimentale del Portogallo.

Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos





Entrambe simili e vicine le tombe del poeta cinquecentesco Luís de Camões e di Vasco da Gama.









Lisbona-Mosteiro-dos-Jeronimos



"Il viaggiatore si riempie di buon'aria il petto, come chi issa le vele come per prendere il vento del largo, e fa rotta verso il Monastero dos Jerónimos.
Ha fatto bene a usare un linguaggio marinaro. Proprio qui, all'entrata, sulla sinistra, c'è Vasco da Gama, che scoprì il cammino per arrivare all'India, e, sulla destra, la statua giacente di Luìs de Camões, che scoprì il cammino per arrivare al Portogallo. Di quest'ultimo le ossa non ci sono, né si sa dove siano finite; di Vasco da Gama potrebbero esserci come non esserci.
E di tombe non parliamo più: il Monastero dos Jerónimos è una meraviglia di architettura, non una necropoli."
 (da "Viaggio in Portogallo", Josè Saramago)



2- PADRÃO DOS DESCOBRIMENTOS
(Monumento delle Scoperte)

Attraversando  Praça do Imperio si arriva specularmente al più famoso monumento di Lisbona insieme alla Torre di Belem.
Sulla porta d'ingresso la spada della Dinastia di Aviz.

Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos




Il grande monolito è dedicato alle scoperte ed è stato inaugurato nel 1960, voluto dal regime di Salazar, in occasione del 500° anniversario della morte di Henrique il Navigatore.
Ha la forma di una caravella che si impenna sulle onde e porta lo scudo portoghese su entrambi i lati.
 E' in pietra calcarea ed è alto 52 metri.
In ascensore si può salire alla rettangolare terrazza panoramica. 

Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos




Vi sono raffigurati personaggi illustri della storia portoghese e gli eroi che parteciparono alle scoperte, in due file discendenti da entrambi i lati del monumento.

Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos




Sulla prua è rappresentato Henrique il Navigatore, con una caravella in mano.
Vasco da Gama è la terza figura, una croce al collo, la mano destra appoggiata sulla gamba e la sinistra che impugna la spada.
Proprio da qui partì nel 1497 per tracciare la via per le Indie.

Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos




Ancora Vasco da Gama a sinistra e a destra in primo piano Fernão de Magalhães, Ferdinando Magellano.

Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos






Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos







Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos







Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos




"Al principe Enrico e ai portoghesi che scoprirono le vie del mare".
Salire sulla terrazza panoramica è d'obbligo perchè c'è una bellissima vista sul fiume.

Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos




Dall'alto ammiro la pavimentazione d'entrata che raffigura la Rosa dei Venti.

Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos




Al centro della Rosa dei venti una mappa del mondo che mostra le rotte delle carovane e delle caravelle portoghesi durante l'Era delle Scoperte.

Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos







Lisbona-Padrao-dos-Descobrimentos



Torno verso Jeronimos perchè voglio entrare nella più nota pasticceria di Lisbona:

3- ANTIGA CONFEITARIA DE BELEM

Il Pastel de Nata sembra sia nato qui nel 1837 da una vecchia "ricetta segreta" del monastero.
Meglio non spaventarsi davanti ai gruppi di turisti da crociera che chiudono gli ingressi, all'interno vi sono spazi enormi con tavoli, in ambienti piastrellati da azulejos

Antiga-Confeitaria-de-Belem




Ho preferito consumare al banco, il personale è pronto e cortese, la fila scorrevole.

Antiga-Confeitaria-de-Belem




Ho assaggiato il Paste de Nata per la prima volta a Porto e poi in altre pasticcerie di Lisbona, ma questo si distingue da tutti gli altri.
 La crema è contenuta da una pastasfoglia croccante, mentre a volte la si trova morbida: in questo caso non è il vero Pastel!

Lisbona-Antiga-Confeitaria-de-Belem


A colazione o a qualsiasi ora del giorno, o come pausa fra il Padrao dos Descobrimentos e il Jardim Botanico come ho fatto io.
 Non è un caso se questa pasticceria è così nota.


4- JARDIM BOTANICO TROPICAL

L'entrata è dietro la pasticceria, un'oasi verde rilassante.

Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical




Ci sono aree ben curate e altre meno però non è per niente battuto dalle folle di turisti e il biglietto d'entrata è economico, una pausa veramente piacevole.
Vi sono due corridoi di palme spettacolari dalle dimensioni enormi.

Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical






Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical







Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical







Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical





Alcune serre con piante che hanno bisogno di molto molto calore, come la pianta del caffè.

Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical




La zona ispirata a Macao, ex colonia portoghese, forse è poco curata, ma è divertente aggirarsi intorno alle piante di bambù.
Macao ha ispirato la lenta modifica degli azulejos. Da colorati infatti gli azulejos sono diventati nel tempo bianchi e blu come la ceramica dei vasi Ming.

Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical




Ponticelli su ruscelli asciutti (siamo in agosto)

Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical




e una piccola pagoda che chiude l'area dedicata.

Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical






Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical




Le radici contorte e impressionanti del Ficus Macrophylla (un albero di bananio sempreverde) si allacciano agli altri alberi.
E' una specie tipica delle foreste pluviali e viene chiamato anche albero strangolatore perchè quando si inserisce intorno al tronco di un altro albero, lo soffoca e ne prende il posto.
E' una pianta affamata d'acqua e non deve essere piantata in ambienti urbani perchè le sue radici possono distruggere le tubazioni.

Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical







Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical






Lisbona-Jardim-Botanico-Tropical



Anatre e pavoni passeggiano tranquillamente e in lontananza si staglia il profilo raffinato del Mosteiro dos Jeronimos, dove il percorso è cominciato.








Bibliografia:
-Guide d’Europa, Portogallo, Collana Marco Polo, Istituto Geografico de Agostini, 1999
-plico informativo LisboaCard
-legende Jiardim Botanico Tropical
-legende Mosteiro dos Jeronimos


Sitografia:




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