giovedì 20 settembre 2018

BELEM - Lisbona

SECONDA PARTE




aggiornato 2021

Il secondo percorso comprende la famosissima Torre di Belem, simbolo attraverso il quale la città di Lisbona si riconosce.


Il riverbero della luce sull'acqua mi incanta e la torre così bella fa sembrare il luogo magico.

Lisbona-Torre-di-Belem




Il secondo percorso:


1- MUSEU DE MARINHA

2- CENTRO CULTURAL DE BELEM (MUSEU COLEḈÃO BERARDO)

3- TORRE DE BELÉM

4- MAAT


©google map -©Monica Galeotti mapping
©google map -©Monica Galeotti mapping




1- MUSEU DE MARINHA

Ho pensato fosse importante visitare questo museo perchè la marina e le sue navi hanno giocato un ruolo fondamentale nella storia del Portogallo.
L'entrata è bellissima, si tratta di un'ala dell'antico Mosteiro dos Jeronimos.

Lisbona-Museu-de-Marinha








Lisbona-Museu-de-Marinha




Nel salone di entrata la statua di Enrico di Aviz, detto Enrico il Navigatore (in portoghese Infante Dom Henrique).
Non è un caso si trovi all'inizio del percorso museale, come non è un caso si trovi nel punto più alto del Monumento delle Scoperte visto nel primo percorso, raffigurato con una caravella in mano. 
Enrico, in seguito alla conquista di Ceuta nel 1415, aprì per primo al Portogallo le grandi possibilità di sviluppo commerciale, attraverso i viaggi delle esplorazioni marittime.

Lisbona-Museu-de-Marinha-Enrico il Navigatore
Lisbona-Museu-de-Marinha-Enrico il Navigatore - ©Wikipedia



Entrare in questo museo è un pò come tornare all'epoca delle scoperte, anche se osservare modellini o grandi barche fuori dall'acqua è meno entusiasmante.
Però è molto interessante conoscerne la storia.

LA CARAVELLA PORTOGHESE
La prima caravella da esplorazione porta la data del 1440, una nave robusta che presentava eccellenti qualità nautiche e accompagnava i navigatori in viaggi veramente lunghi, con due o tre alberi di stoffa latina (vele triangolari) che permettevano di navigare anche con i venti contrari (bolina).

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La prima caravella da esplorazione, con alberi di stoffa latina.




Più tardi, sulla fine del 1400, nasce un nuovo tipo di imbarcazione, la "Caravella Redonda" o "de Armada", una nave destinata sia ai grandi viaggi che alla guerra nel mare, con un apparato di vele latine e quadrangolari, nessun albero avanzato, che conferiva maggiore velocità e manovrabilità.
La caravella "S. Gabriel" fu costruita appositamente per Vasco da Gama
di dimensioni moderate, la nave aveva 20 metri di lunghezza e 120 tonnellate di peso, robusta a sufficienza per resistere a un viaggio la cui durata era ancora sconosciuta.

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Caravella "S. Gabriel" per Vasco da Gama.





Secondo la tradizione questo altare portatile in quercia color rosso, accompagnava Vasco da Gama a bordo della nave S. Gabriel.
Tuttavia, anche se il legno è datato a quel periodo, non esiste un documento che lo può provare. 
Quando è chiuso assume la forma di un'arca, nella parte interna della cima una pittura religiosa di Cristo nella croce e tre testi liturgici per la messa.

Lisbona-Museu-de-Marinha



Vasco da Gama è stato il primo europeo a navigare direttamente fino in India, salpando da Lisbona nel 1497. Dopo un memorabile viaggio durato 2 anni, al suo ritorno nel 1499, venne insignito del titolo di "Ammiraglio dell'Oceano Indiano". 
Il poema nazionale del Portogallo, "I Lusiadi" di Luìs Vaz de Camões, tratta principalmente dei viaggi di Vasco da Gama.

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Vasco da Gama, Museu de Marinha, Lisbona




Afonso de Albuquerque fu governatore dello stato portoghese dell'India nel 1509.
Rivelando la volontà di realizzare la geopolitica delle Indie, identificando i principali punti strategici per il controllo del commercio e della navigazione in quella vasta regione, venne considerato genio militare.
Ottenne l'accesso al Mar Rosso, Golfo Persico e Stretto di Malacca.
A livello diplomatico si dimostrò superiore agli alleati musulmani, e i naviganti portoghesi a quel tempo esportarono più di qualsiasi altro i prodotti indiani verso l'Occidente.

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Con un passaggio molto avanzato nel tempo trovo una piccola area in cui si possono osservare i lussuosi appartamenti privati dello yacht reale Amélia, conservati dopo lo smantellamento nel 1938.
Amélia (d'Orléans) fu l'ultima regina del Portogallo.

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Conclude il percorso museale il grande Padiglione delle Galeotte  portoghesi (fanno onore al mio cognome), che espone queste bellissime barche reali.
La prima è la Galeota de Dom Miguel, costruita a Porto nel 1831. Era guarnita di 16 rematori, un timoniere e un arciere.

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Galeota de Dom Miguel, Museo de Marinha, Lisboa.




La Galeota Grande, costruita nel 1728 per D. Joao V ad uso personale. Guarnita di 80 rematori, un timoniere e un arciere.

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Galeota Grande, Museo de Marinha, Lisboa




Il Brigantino Reale, costruito per la regina Maria I nel 1780, per il fidanzamento di suo figlio, il futuro re Giovanni VI.
La barca era manovrata da 78 rematori ed è la più riccamente ornata.

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Brigantino Reale, Museo de Marinha, Lisboa.




Alla fine del padiglione vi sono tre idrovolanti, utilizzati dall'aviazione navale portoghese.
Lo Schreck F.B.A., del 1917, è stato il primo idrovolante ad entrare in funzione, utilizzato nella prima guerra mondiale.

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2- CCB - CENTRO CULTURAL DE BELEM

Il centro culturale è un polo bellissimo e si trova di fianco al Museo della Marina.

centro-cultural-de-Belem




Il Centro venne costruito per essere la sede della presidenza portoghese della Comunità Economica Europea (ora Unione Europea), poi dal 1993 viene utilizzato come centro culturale e per conferenze, con la finalità di promuovere la creazione culturale e artistica.
E' stato progettato dall'architetto italiano Vittorio Gregotti insieme all'architetto portoghese Manuel Salgado, tra il 1988 e il 1993.
E' in stile contemporaneo minimalista.

Ha un caffè e un ristorante che si affacciano su giardini di ulivi che attenuano la rumorosità del traffico che passa sulla strada a fianco, e da dove si osserva il fiume.

centro-cultural-de-Belem







centro-cultural-de-Belem




La piazza interna è ricoperta di colonne fra le quali esce acqua nebulizzata, una istallazione temporanea estiva.

centro-cultural-de-Belem-




Ma il fiore all'occhiello del centro è il 
MUSEU COLEḈÃO BERARDO 
che espone arte astratta, surrealista e pop art, collezione del milionario Josè Berardo. 
Inaugurato nel 2007, è considerato il maggiore museo di Arte Contemporanea in Portogallo.
All'entrata ci accoglie l'opera "Arbre biplane", 1969, di Jeane Dubuffet.

Museu-Coleccao-Berardo




Il museo ha una collezione permanente molto vasta, e mostre temporanee.
Di seguito ho effettuato una sintesi rappresentativa.
La collezione permanente inizia con la simbologia degli anni '60 attraverso la Pop Art di Andy Warhol, che ha raccontato la società di quegli anni con le immagini della cultura di massa:
"Judy Garland", 1979.

-Museu-Coleccao-Berardo





"Ten Foot Flowers", 1967, Andy Warhol.

Museu-Coleccao-Berardo





"Brillo box", 1964, Andy Warhol.

Museu-Coleccao-Berardo





"White Aphrodisiac Telephone", 1936, Salvador Dalì.

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"Tableau (yellow, black, blue, red and grey), 1923, olio su tela, Piet Mondrian.

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"Poured Lines: Mid Green, Red Green", 1995, olio su tela, Ian Davenport.

Museu-Coleccao-Berardo





"364 Suisses Morts", 1990, Christian Boltanski.
364 Svizzeri Morti, fotografie in bianco e nero, lampade e filo elettrico.
Il lavoro artistico di Boltansky è pervaso dal tema della morte, della memoria e della perdita.
In Italia, a Bologna, sua è la commovente installazione permanente al Museo per la Memoria di Ustica.

Belem-Museu-Coleccao-Berardo





Ruanda, 1994, Pieter Hugo.
Nell'era post-rivoluzionaria del Ruanda, ciò che è più evidente nelle immagini di Hugo sono i vestiti donati dall'Europa, con particolari significati culturali, trasposti in un contesto completamente diverso.

Museu-Coleccao-Berardo





Sul retro del museo un giardino curatissimo con altre installazioni.

Museu-Coleccao-Berardo





"Reclining Figure", 1969, Henry Moore.

Museu-Coleccao-Berardo





Il giardino-terrazza si affaccia su un anonimo edificio e il suo bellissimo murales.

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3- TORRE DE BELÉM

Costruita su un isolotto roccioso in mezzo al fiume, la Torre de Belém, ha svolto a lungo il ruolo di avvistamento e di difesa. L'insabbiamento seguito al maremoto del 1755 fece sì che la torre si venisse a trovare più prossima alla riva.

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Una comoda pedonale e un ponticello sopraelevato alla strada permettono di arrivare nell'area verde della torre.

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Personalmente ho evitato la lunga fila d'attesa e l'ho ammirata dall'esterno. E' un gioiello architettonico dello stile manuelino, insieme al vicino Mosteiro dos Jeronimos, entrambi Patrimonio Unesco dal 1983, con decorazioni di ispirazione orientale, costruita nei primi anni del XVI secolo.
Venne usata anche come prigione.

Lisbona-Torre-di-Belem




Si diceva che la torre fu edificata per proteggere l'ingresso del porto della città, ma è interessante il parere di uno scrittore come Saramago:
"Il viaggiatore non vede quale utilità militare avrebbe potuto avere quest'opera di gioielleria, con quel meraviglioso terrazzo sul Tago, luogo di massima eccellenza per assistere a sfilate di navi piuttosto che per orientare l'alzo dei cannoni. Che risulti, la torre non è mai entrata in formale battaglia. Meno male.
Immaginatevi i danni che avrebbero fatto su questo "merletto" le bombarde cinquecentesche o le palanche." (da "Viaggio in Portogallo").

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4- MAAT - MUSEO D'ARTE, ARCHITETTURA E TECNOLOGIA


Dalla torre una lunga passeggiata fino al Maat porterà a visitare questo centro d'avanguardia.

Lisbona-MAAT




Il centro è costituito da due poli: la vecchia Centrale Termoelettrica Tejo e il nuovo edificio.
Il Tejo Centrale è la vecchia centrale termoelettrica a carbone che ha illuminato la città di Lisbona per più di quattro decenni. E' uno dei più begli esempi di architettura industriale. Nel 1990 è diventato museo dell'elettricità.

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La nuova costruzione, posta a fianco, è stata progettata dall'architetta Amanda Levete e inaugurata nel 2016.
Una fessura fatta a edificio che, vista dal fiume, sembra voglia convogliare le acque dentro di sè.
All'interno si snodano quattro gallerie affondate sotto il livello del suolo per mantenere contenuta l'altezza dell'edificio coerentemente alle altimetrie degli edifici circostanti.

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In direzione MAAT, si incontra dapprima un'istallazione suggestiva sul piccolo molo.

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La Centrale Tejo, oggi Museo dell'Elettricità.

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Il nuovo edificio, ispirato al movimento delle onde, presenta mostre nazionali e internazionali di artisti contemporanei, architetti e pensatori.

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Il programma educativo è concepito per tutti i tipi di pubblico, di tutte le età, con iniziative che incoraggiano il pensiero creativo e nuovi modi di acquisire e sviluppare la conoscenza.

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"Postnaturalia Herbario Plates", 2016, di Kristof Kintera.
A mio avviso un'opera straordinaria, un erbario composto da materiale elettronico.
In un'era basata sulla trasmissione di energia e informazioni, l'artista ci ricorda che la natura stessa è paragonabile a un enorme sistema nervoso. 

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Sopra tutta l'area dell'edificio una grande terrazza,

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dalla quale parte un ponte pedonale che sovrasta la ferrovia e la strada ad alto scorrimento.

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Quassù il bellissimo skyline lungo il Tago conclude il quartiere di Belem, dove ho trovato veri gioielli architettonici, edifici del 1500 e strutture all'avanguardia di architettura contemporanea.

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la prossima tappa CACILHAS 


                         → LISBONA






Bibliografia:
-Guide d'Europa, Portogallo, Collana Marco Polo,  Istituto Geografico de Agostini, 1999
-legende del Museu de Marinha
-legende del centro MAAT
-legende del Museo Colecao Berardo
-plico informativo Lisboacard

Sitografia:




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