Roma - primo percorso
Trastevere è il quartiere romano per eccellenza, un tempo quartiere operaio e di povera gente, oggi di tendenza e costoso, pieno di ristoranti, caffè, pizzerie. Attenzione: molte trattorie sono trappole per turisti, ma si può ancora trovare qualche trattoria verace.
Ecco un bell'esempio di Cacio e Pepe con le lettere maiuscole.
Comunque lo si voglia etichettare, io l'ho trovato un quartiere di carattere, con stradine defilate, popolari, fuori dal tempo, capolavori di storia dell'arte e un panorama stupendo dall'alto del Gianicolo.
Ho suddiviso l'itinerario in tre percorsi, ma con qualsiasi tempo abbiate a disposizione, non si possono perdere:
-LA BASILICA DI SANTA MARIA IN TRASTEVERE
-VILLA FARNESINA
-LA FONTANA DELL'ACQUA PAOLA
-IL GIANICOLO
Il primo percorso:
La mattina presto è l'unico momento in cui la si potrà vedere deserta, sempre così frequentata, di giorno e di sera, dai turisti e dai giovani che vivono la notte.
La fontana al centro è di origine romana, restaurata da Carlo Fontana nel 1692.
La Basilica è il più antico luogo di culto di Roma dedicato alla Vergine.
La facciata romanica ha un mosaico del 1200 con Maria in Trono che allatta il Bambino, attorniata da 10 donne che reggono delle lampade.
Due di loro hanno le lampade spente e rappresentano la vedovanza, le lampade accese delle altre rappresentano la verginità.
Il portico, aggiunto da Carlo Fontana nel 1702, possiede le statue di quattro papi sulla balaustra.
I Mosaici
Si rimane rapiti all'interno della basilica dagli splendidi mosaici dell'abside, che risalgono al 1140.
Cristo e la Vergine in Trono sono attorniati da alcuni santi e da papa Innocenzo che tiene in mano il modellino della chiesa (il primo a sinistra).
Più in basso i mosaici di Pietro Cavallini, 1291 circa, che illustrano la vita terrena della Vergine.
Le Colonne Romane
Secolari le 21 colonne con capitelli ionici e corinzi (alcuni provengono dalle Terme di Caracalla).
Il Soffitto
Del Domenichino sono il soffitto in legno e il dipinto dell'Assunzione al centro.
Il Candeliere Pasquale
La leggenda narra che la chiesa fu costruita dove sgorgò dal terreno una miracolosa fonte d'olio, nel giorno in cui nacque Gesù.
A destra dell'altare, il grande candeliere dei maestri Cosmati è stato posizionato sul punto preciso da cui sgorgò l'olio.
Come il candeliere, anche il pavimento ricrea l'originale cosmatesco a spirale.
Cappella Altemps
Alla sinistra dell'altare, questa cappella è molto bella, si rimane colpiti dagli affreschi e dai dipinti meravigliosi.
L'immagine meno spettacolare perchè molto rovinata dal tempo, è la più preziosa, ed è quella della "Madonna della Clemenza", del VI secolo, perchè sembrerebbe essere una delle immagini più antiche della Vergine.
Cappella Avila
Sempre sul lato sinistro, questa cappella si distingue per la meravigliosa cupola barocca disegnata da Antonio Gerardi nel 1680:
quattro angeli sostengono un oculo con colonne che danno alla cupola un effetto di grandi dimensioni.
La chiesa è dedicata al santo benedettino dell'VIII secolo, nativo della Provenza, patrono degli storpi e dei mendicanti, rappresentati dalla scultura ai piedi della facciata "Homeless Jesus" di Timoty Schmalz: "Ero abbandonato e mi avete visitato".
Alla chiesa era annesso il convento di clausura delle Carmelitane Scalze, poi espropriato dallo Stato Italiano e passato al Comune di Roma.
Oggi vi è la sede del Museo di Roma in Trastevere, aperto al pubblico nel 2000.
La collezione permanente mostra al primo piano gli aspetti salienti della vita popolare romana:
le "Scene Romane", caratteristiche ambientazioni, con manichini in costume a grandezza naturale, di alcuni momenti di vita quotidiana dei primi decenni dell'Ottocento, ispirati ai disegni di Bartolomeo Pinelli.
Fanno parte della collezione del museo anche manoscritti e oggetti di uso domestico appartenuti a Carlo Alberto Salustri, ovvero Trilussa, celebre poeta dialettale romano, donati dopo la sua morte al Comune di Roma.
Molto spesso il museo ospita mostre fotografiche temporanee.
Luogo di ritrovo, vede il busto dedicato a Trilussa, che a Trastevere visse e morì.
Doveva servire come parte del sistema difensivo (ci troviamo a due passi dal Vaticano), sfruttando le mura Aureliane del III secolo, e costituisce quella sorta di disegno a triangolo che si compie arrampicandosi sul Gianicolo per racchiudere l'area trasteverina.
-LA BASILICA DI SANTA MARIA IN TRASTEVERE
-VILLA FARNESINA
-LA FONTANA DELL'ACQUA PAOLA
-IL GIANICOLO
Il primo percorso:
1- PIAZZA E BASILICA DI SANTA MARIA IN TRASTEVERE
2- PIAZZA SANT'EGIDIO E MUSEO DI ROMA
3- PIAZZA TRILUSSA
4- PORTA SETTIMIANA
1- PIAZZA E BASILICA DI SANTA MARIA IN TRASTEVERE
Questa piazza rappresenta il cuore del quartiere.La mattina presto è l'unico momento in cui la si potrà vedere deserta, sempre così frequentata, di giorno e di sera, dai turisti e dai giovani che vivono la notte.
La fontana al centro è di origine romana, restaurata da Carlo Fontana nel 1692.
La Basilica è il più antico luogo di culto di Roma dedicato alla Vergine.
La facciata romanica ha un mosaico del 1200 con Maria in Trono che allatta il Bambino, attorniata da 10 donne che reggono delle lampade.
Due di loro hanno le lampade spente e rappresentano la vedovanza, le lampade accese delle altre rappresentano la verginità.
I Mosaici
Si rimane rapiti all'interno della basilica dagli splendidi mosaici dell'abside, che risalgono al 1140.
Cristo e la Vergine in Trono sono attorniati da alcuni santi e da papa Innocenzo che tiene in mano il modellino della chiesa (il primo a sinistra).
Più in basso i mosaici di Pietro Cavallini, 1291 circa, che illustrano la vita terrena della Vergine.
Le Colonne Romane
Secolari le 21 colonne con capitelli ionici e corinzi (alcuni provengono dalle Terme di Caracalla).
Il Soffitto
Del Domenichino sono il soffitto in legno e il dipinto dell'Assunzione al centro.
Il Candeliere Pasquale
La leggenda narra che la chiesa fu costruita dove sgorgò dal terreno una miracolosa fonte d'olio, nel giorno in cui nacque Gesù.
A destra dell'altare, il grande candeliere dei maestri Cosmati è stato posizionato sul punto preciso da cui sgorgò l'olio.
Come il candeliere, anche il pavimento ricrea l'originale cosmatesco a spirale.
Cappella Altemps
Alla sinistra dell'altare, questa cappella è molto bella, si rimane colpiti dagli affreschi e dai dipinti meravigliosi.
L'immagine meno spettacolare perchè molto rovinata dal tempo, è la più preziosa, ed è quella della "Madonna della Clemenza", del VI secolo, perchè sembrerebbe essere una delle immagini più antiche della Vergine.
Sempre sul lato sinistro, questa cappella si distingue per la meravigliosa cupola barocca disegnata da Antonio Gerardi nel 1680:
quattro angeli sostengono un oculo con colonne che danno alla cupola un effetto di grandi dimensioni.
2- PIAZZA SANT'EGIDIO E MUSEO DI ROMA
Piazza Sant'Egidio prende il nome dall'omonima Chiesa che vi sorge, oggi sede della Comunità di Sant'Egidio, nata nel 1968 per iniziativa di Andrea Riccardi e dedita all'attività di evangelizzazione e di vicinanza ai poveri e dal 1986 riconosciuta dalla Santa Sede come "Associazione pubblica laicale della chiesa cattolica".La chiesa è dedicata al santo benedettino dell'VIII secolo, nativo della Provenza, patrono degli storpi e dei mendicanti, rappresentati dalla scultura ai piedi della facciata "Homeless Jesus" di Timoty Schmalz: "Ero abbandonato e mi avete visitato".
Alla chiesa era annesso il convento di clausura delle Carmelitane Scalze, poi espropriato dallo Stato Italiano e passato al Comune di Roma.
Oggi vi è la sede del Museo di Roma in Trastevere, aperto al pubblico nel 2000.
La collezione permanente mostra al primo piano gli aspetti salienti della vita popolare romana:
le "Scene Romane", caratteristiche ambientazioni, con manichini in costume a grandezza naturale, di alcuni momenti di vita quotidiana dei primi decenni dell'Ottocento, ispirati ai disegni di Bartolomeo Pinelli.
Rappresentazioni come quella dei PIFFERAI, ad esempio.
All'inizio dell'800, nel periodo natalizio, arrivavano in città i pifferai, ovvero pastori originari dell'Abruzzo, a suonare e cantare le novene (cicli di preghiere che duravano 9 giorni), davanti alle edicole votive situate nelle strade, con l'immagine della Madonna.
LE OSTERIE
La maggioranza delle osterie romane dell'Ottocento si rifornivano di vino dai carrettieri che lo portavano a Roma dai Castelli e dalle altre zone di produzione nel Lazio. E gli osti ci tenevano a farlo notare, per rimarcare la bontà del loro vino.
IL CARRO A VINO
Per portare a Roma il vino dei Castelli Romani, i carrettieri viaggiavano soprattutto di notte. Il cavallo conosceva la strada e il cane avvertiva di qualunque pericolo.
Molto spesso il museo ospita mostre fotografiche temporanee.
3- PIAZZA TRILUSSA
La piazza si affaccia sul Lungotevere di fronte a Ponte Sisto, che la collega al centro storico.4- PORTA SETTIMIANA
Fu fatta erigere del 1498 da papa Alessandro VI.Doveva servire come parte del sistema difensivo (ci troviamo a due passi dal Vaticano), sfruttando le mura Aureliane del III secolo, e costituisce quella sorta di disegno a triangolo che si compie arrampicandosi sul Gianicolo per racchiudere l'area trasteverina.
Una curiosità: ai piedi della porta, una targa ricorda le riprese di alcune scene del film ↦ "Un sacco bello" di Carlo Verdone.
Il secondo percorso: ↪ da Villa Farnesina a Santa Cecilia
Bibliografia:
-legende Museo di Roma in Trastevere
-legende Museo di Roma in Trastevere
Sitografia:
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