(torna a Biennale 2021 presentazione)
4 - LORENZO VITTURI
Palazzo Pepoli Campogrande
via Castiglione, 7
Lorenzo Vitturi nasce a Venezia nel 1980, studia fotografia e design all’Istituto Europeo di Design a Roma.
Vive e lavora a Londra.
Combina la fotografia con altri linguaggi espressivi, tra cui scultura, pittura, installazione e performance.
Nel 2013 per la sua prima mostra personale "Daltson Anatomy" riceve un premio molto prestigioso.
Una raccolta di fotografie fatte in un Market nel quartiere di Daltson, nella East London.
Ha ricevuto numerosi premi, a partire dalla borsa di studio di 15 mesi nel 2005 presso Fabrica -Benetton Communication Center, Treviso.
LA MOSTRA
Money Must Be Made
(i soldi devono essere fatti)
Lo scenario di questo suo lavoro è a Lagos, in Nigeria, dove risiede su invito della African Artist Foundation.
Vitturi fotografa il mercato di Lagos, BALOGUN, uno dei più grandi mercati di strada al mondo.
Vi sono due realtà contrastanti: quella dell'edificio multipiano della Financial Trust House e del Balogun Street Market.
Fino agli anni '90 la Financial Trust ha ospitato banche, compagnie aeree e aziende, ma dopo la formazione del mercato, l'edificio non è più occupato.
Gli oggetti e le insegne abbandonate e impolverate diventano nature morte.
Il risultato è un'esplorazione di un modello atipico di cambiamento urbano.
Normalmente, nella maggior parte delle città del mondo, l'arrivo delle corporazioni occidentali provoca lo spostamento delle imprese locali, mentre qui è successo il contrario.
I venditori ambulanti hanno costretto le società finanziarie ad uscire dall'area, fornendo una grande fonte di affari locale con prodotti "Made in China".
"Oyinbo (lingua yoruba nigeriana"formaggio"), stai creando la tua avventura qui a Balogun" |
Le bandiere appese sono state ricavate da stuoie acquistate al mercato, poi tagliate e stampate.
Vittori crea sculture improvvisate nel suo studio a Londra con gli oggetti trovati nel mercato, come frutta, verdura, tessuti, e oggetti vari.
Gli oggetti sono stati alterati con vernice e assemblati in nature morte e sculture che Vitturi ha fotografato, stampato, ri-alterato e poi rifotografato.
Gli individui, rappresentati dall’artista come equilibristi forti ed eleganti, rimangono un elemento fondamentale.
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