sabato 23 ottobre 2021

FOTO/INDUSTRIA - V BIENNALE DI FOTOGRAFIA DELL’INDUSTRIA E DEL LAVORO

BOLOGNA, 14 ottobre-28 novembre 2021


La Biennale di Fotografia Industriale nasce a Bologna nell’ottobre del 2013, in concomitanza con la creazione del MAST, Centro Polifunzionale e Spazio Espositivo, realizzato dall’imprenditrice e filantropa Isabella Seragnoli.


Ando_Gilardi_MAST



L’iniziativa è la prima al mondo dedicata alla fotografia industriale, concepita come tramite fra l’impresa e la collettività.

La V Biennale pone centrale l’argomento cibo, si intitola FOOD. 

Il bisogno primario del cibo si sovrappone a quello delle immagini, in un percorso di stringente attualità.

Il settore del cibo su scala globale è in rapido sviluppo e deve rispondere alle trasformazioni in atto: la crescita demografica, il cambiamento climatico e la sostenibilità.

La fotografia ha "memoria" e testimonia fin dal passato il percorso di un’epoca e di una civiltà, raccontando tante cose, la tradizione, la tecnologia, il passato e il futuro.
Così, attraverso maestri della fotografia, il cibo diventa filosofico, storico, politico ed economico.

La mostra si estende in 11 sedi espositive: 10 sedi storiche della città e una al MAST. 




L’accesso è gratuito, ma è necessario ritirare il badge in piazza Nettuno o nelle sedi delle mostre.

fotoindustria_2021_MAST



Di seguito al completo le 11 esposizioni, anno 2021.

_____________________


1 - ANDO GILARDI
Fondazione MAST
Via speranza, 42


©Mauro Montanari, 2002.


Parte dal MAST il racconto fotografico attraverso i luoghi che ospitano la V Biennale.

Aldo Gilardi è stato fotografo e storico della fotografia italiana.
Da partigiano prese il nome di Ando e lo mantenne per tutta la vita.

Nato ad Alessandria nel 1921 iniziò ad occuparsi di fotografia nel 1945, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Per conto di una commissione incaricata di raccogliere prove legali per i processi e i crimini nazi-fascisti, restaurò e riprodusse immagini belliche.

Lavorò come giornalista al quotidiano l’Unità e con le sue riprese etnografiche collaborò con diversi professori universitari.

Fondò a Roma nel 1959 la Fototeca Storica Nazionale, un archivio iconografico di 500.000 immagini.

Dal 1962 si è dedicato esclusivamente alla fotografia, alla ricerca storica e all’organizzazione di mostre. 

Nel 1967 la Fototeca Storica si trasferisce a Milano.
L’archivio diventa una grande banca di immagini italiana al servizio del mondo editoriale per libri, giornali e riviste.

Le sue ricerche per la storia della fotografia sono di rigore, al pari delle sperimentazioni verso la fotografia d’avanguardia.

Gilardi è stato un pioniere, animando per anni spazi espositivi, mostre didattico-artistiche presso scuole italiane con corsi innovativi sull’uso della fotografia nella didattica, pubblicando tre manuali ad uso degli insegnanti e realizzando la Tri-camera Obscura, una macchina fotografica per usi didattici.

Dal 2008 anche canali YouTube e Facebook pieni di spunti per gli amanti della fotografia. 

È stato una delle figure più eclettiche e originali della storia della fotografia italiana.
Muore nel 2012 all’età di 91 anni.



La mostra
FOTOTECA


Ando_Gilardi_MAST



Ando Gilardi realizza la sua produzione fotografica prevalentemente negli anni '50 e '60, concentrata sui temi del lavoro, dell’industria, dell’agricoltura, dell’etnografia e della società.

 Poi realizza un vasto inventario che ha messo insieme: figurine, incarti, scatole, pubblicità, libri, riviste, erbari, fotografie di famiglia e altro.
Questi oggetti conservati sono stati anche riprodotti cioè rifotografati.


La mostra ribalta la cronologia del suo lavoro:
la prima parte vede l’esposizione degli oggetti collezionati per essere riprodotti e la seconda parte le fotografie centrate sui luoghi di lavoro, dove in primo piano c’è il cibo, protagonista della quinta biennale al MAST. 


LA PRIMA PARTE

Introduce la mostra un laboratorio aperto dove alcuni materiali provenienti dalla Fototeca vengono digitalizzati, in un processo incessante di riproduzione che rimette in circolo immagini già esistenti e porta a una continua trasformazione della mostra stessa e dell’esperienza di ogni visitatore.

Ando_Gilardi_MAST



Le immagini formattate sono inserite in un database a cui è possibile accedere dal sito www.fototeca-gilardi.com. Questo database è ospitato sulla piattaforma online Monapix.

Ando_Gilardi_MAST

 

Si apre il tema del cibo, come parola chiave, attraverso sette categorie.

1-Veline
Questi fogli di carta velina nacquero in Sicilia alla fine del 1800 come protezione delle arance durante le lunghe spedizioni.
All’epoca le arance erano molto più delicate, la buccia più fragile, i tempi di trasporto più lunghi e con mezzi disagevoli.
Data la loro efficacia presto si diffusero in altri paesi, a cominciare dalla Spagna. 

Ando_Gilardi_MAST



Se inizialmente si trattava di semplici fogli di carta sottile e morbida, nel tempo l’incarto si arricchì della tecnica di stampa, per promuovere e identificare i prodotti: dovevano costituire un’attrattiva per il consumatore.
Le raffigurazioni si ispiravano al territorio, ma anche a episodi di cronache di costume, a personaggi celebri o perfino ad animali esistenti o fantastici, ma sempre coloratissimi.

Ando_Gilardi_MAST




L’apice fu raggiunto intorno al 1990 quando i disegni cominciarono ad essere commissionati a illustratori professionisti fino a diventare oggetto di collezionismo.

Ando_Gilardi_MAST


Attualmente l’uso della velina si sta estinguendo, sostituita da un più economico bollino autoadesivo direttamente sul frutto. 



2-Figurine
Le figurine, non più grandi di 12 cm sul lato lungo, nascono come omaggio promozionale che alcune aziende offrivano ai propri clienti per affermare una produzione industriale.

Ando_Gilardi_MAST




Le prime furono prodotte dai grandi magazzini francesi Au Bon Marchè (1886) e venivano regalate ogni giovedì a chi facesse acquisti.
Le più celebri sono le tedesche Liebig (1872), che si trovavano nelle confezioni di estratto o dadi per brodo, poi tradotte in francese, italiano, fiammingo, olandese e spagnolo.

Ando_Gilardi_MAST




L’esposizione degli oggetti, tutti provenienti dalla collezione della Fototeca, si affiancano a proiezioni di immagini della stessa tipologia.

Ando_Gilardi_MAST



Le figurine sono una vera e propria strategia commerciale, il loro scopo quello di essere raccolte in serie per "fidelizzare" il cliente, che diventava un collezionista.

Ando_Gilardi_MAST



A cavallo fra fine Ottocento e inizio Novecento le illustrazioni erano molto accurate e stampate in cromolitografia a 12 colori sul fronte e a uno o due colori sul retro, dove si trovava il testo a complemento.

Ando_Gilardi_MAST




Altre industrie alimentari adottarono questa strategia promozionale:
Perugina, Buitoni, Lavazza, Locatelli, Chicoreè (surrogato del caffè) e altri.

Ando_Gilardi_MAST
Chicoreè




La maggiore produzione si ebbe fino alla seconda metà del Novecento. 

In seguito la produzione non venne abbandonata, perché dai primi anni '60, parallelamente alle figurine promozionali, cominciarono a diffondersi raccolte di immagini da incollare su appositi album.

Le nuove figurine venivano vendute nelle edicole in bustine. 
Pioniera di questa produzione è stata in Italia la casa editrice Panini di Modena; anche oggi distribuisce una grande quantità di figurine in tutto il mondo.



3-Pubblicità
La comunicazione pubblicitaria dei prodotti alimentari avviene attraverso diverse forme, con l’immagine sempre di importanza centrale.

Qui vengono mostrati i manifesti, le cartoline, gli annunci editoriali e le etichette.

Ando_Gilardi_MAST





Ando_Gilardi_MAST






Ando_Gilardi_MAST





Ando_Gilardi_MAST





4-Erbari
Gli erbari sono pagine illustrate con un soggetto del regno vegetale a scopo di classificazione scientifica.

Fin dall’antichità gli scienziati botanici hanno classificato piante, fiori, alberi e arbusti, studiandone le proprietà curative e nutrizionali al fine dell’utilità per il genere umano.

La pagina più antica riprodotta è tratta da un codice miniato del XIV secolo, quando ancora non era stata inventata la stampa.

Ando_Gilardi_MAST






Le tavole più recenti riguardano invece riviste di agricoltura o enciclopedie divulgative del XX secolo.

Ando_Gilardi_MAST




5-Santini
I santini sono legati alla religione cattolica e a tutte le religioni che ammettono il culto dei santi.

Secondo le convinzioni popolari, queste immagini, attraverso l’intercessione dei soggetti raffigurati, hanno la facoltà di proteggere e rassicurare nei momenti difficili o pericolosi.

Mediamente le dimensioni sono di 6×10 cm, per essere portati con sé fra nei portafogli, fra le pagine dell’agenda oppure nelle tasche degli abiti.

Sono moltissimi i santi protettori della religione cattolica, ognuno di loro possiede un attributo in relazione alla sua biografia.

La mostra ha selezionato alcuni santi legati al tema del cibo e fra i cui attributi figura un alimento.

Ando_Gilardi_MAST





6-Foto ricordo
In molte culture, per festeggiare un evento si mangia e si beve in compagnia.
In Italia questa tradizione è molto sentita, tanto che il buon cibo e la sua preparazione è sinonimo di festa.

La memoria degli aspetti conviviali risulta sempre piacevole; oggi la memoria viene salvata negli smartphone o nella cloud, un tempo la foto ricordo era conservata in album o in cornice. 

Prima della scoperta della fotografia la memoria attraverso un ritratto era affare costoso e un privilegio per pochi.

Catturare istanti di vita attraverso una fotografia a costi sostenibili è stata una rivoluzione culturale e fenomeno sociale ancora in atto.

Le foto qui presenti sono tratte da uno specifico fondo conservato nella Fototeca Gilardi originatosi nel 1967 con il lancio di un concorso fra i lettori de "La Domenica del Corriere", invitati a prestare le proprie fotografie familiari per compilare una sorta di censimento della famiglia italiana, che sarebbe stato presentato in una mostra presso l’università di Perugia.

Ando_Gilardi_MAST







7-Confezioni e oggetti
L’introduzione delle scatole illustrate per alimenti segue la produzione industriale dei cibi: cartone e latta.

Le scatole di latta si dividono in due categorie: quelle usa e getta, per contenere fagioli o piselli ad esempio; quelle riciclabili per contenere altri oggetti dopo la fine dell’alimento contenuto.

In questa mostra vi sono principalmente scatole di latta riutilizzabili, diventate nel corso del tempo veri e propri oggetti di collezionismo.

Ando_Gilardi_MAST




I tappi a corona sono progettati per le bevande gassate delle bottiglie di vetro. 
La loro invenzione è dovuta ad un ingegnere statunitense, William Painter, fondatore della Crown Holdings, che nel 1891 concepì un vero e proprio sistema formato da bottiglia, tappo e apri-bottiglia.
Anche per i tappi è nato un collezionismo diffuso in tutto il mondo.

Ando_Gilardi_MAST




I piatti del buon ricordo sono sganciati dall’industria alimentare.
Nascono nel 1964 da un’idea di Dino Villani, comunicatore e pubblicitario, il quale decise di valorizzare la cucina tradizionale dei territori italiani, per mantenere viva la memoria delle antiche ricette.
Nacque così la rete dei "Ristoranti del buon ricordo", con una ricetta classica e decorata nel piatto. 
Ancora una volta la strategia della collezione perché veniva regalato il piatto a coloro che consumavano la pietanza.
Questi piatti sono realizzati dai laboratori ceramisti di Vietri sul Mare, disegnati a mano, seguendo un bozzetto.
Nel 1977 è nata un’associazione di collezionisti.

Ando_Gilardi_MAST









LA SECONDA PARTE


Apre la seconda parte della mostra una video intervista del 2007 ad Ando Gilardi e la moglie Luciana Barbarino, insieme alla quale fondò la Fototeca:
 la nascita di un archivio.

Ando_Gilardi_MAST




Le foto qui selezionate provengono maggiormente dalle fotoinchieste che Gilardi ha svolto per il settimanale "Lavoro", fondato da Giuseppe di Vittorio nel 1948.

Ando documenta la fatica nei campi, i venditori ambulanti, le cuoche delle mense aziendali e i loro pasti.

Soprattutto l’Italia del sud, ma non solo.
Serbatoi di informazioni con dettagliate descrizioni scritte.

Ando_Gilardi_MAST




Vi sono momenti in successione: produzione, distribuzione, consumo.

Produzione
Le immagini sono state realizzate in particolare nel meridione per documentare le dure condizioni di lavoro dei lavoratori nei campi, soprattutto donne.
Le mondine delle noci in provincia di Napoli, le vendemmiattrici vicino a Chieti e le raccoglitrici di olive in Calabria, che Gilardi accompagna nella protesta sindacale.

La monda delle noci.
Qualiano (Napoli), 3 ottobre 1954.

Ando_Gilardi_MAST





Giovanissima raccoglitrice di olive in Calabria, pur continuando il suo lavoro di raccolta china a terra, alza lo sguardo verso il fotografo.
Italia, Catanzaro, novembre 1957.

Ando_Gilardi_MAST




Le lavoratrici olearie calabresi provenienti da lontano, durante i tre o quattro mesi del raccolto, vengono ospitate in baracche in legno nell'oliveto, senza servizi igienici, fornelli, acqua; qui si lavano presso i bidoni posti vicino alla strada, l'acqua è rinnovata ogni settimana.
Italia, Gioia Tauro (Reggio Calabria), novembre 1957.

Ando_Gilardi_MAST








"Le mondine dell'uva, così sono chiamate le quindicimila donne abruzzesi dai dodici ai settanta anni, che in questa stagione vendemmiano, mondano e imballano la famosa Uva Regina che cresce sulle colline dell'Ortonese."

Ando_Gilardi_MAST





Nell'oliveto sindacalisti raccolgono informazioni sulle condizioni di lavoro delle raccoglitrici di olive. Commissione d'inchiesta nei territori del Sud Italia, 22-25 novembre 1957.
Italia, Gioia Tauro (Reggio Calabria), novembre 1957.

Ando_Gilardi_MAST


  



Pranzo in terrazza
Ando Gilardi e la moglie Luciana Barbarino a tavola all'aperto, durante un momento di svago con i colleghi della redazione di "Lavoro" e del sindacato, uno dei quali esegue la fotografia utilizzando il suo apparecchio.
Italia, si presume campagna nei dintorni di Roma, 1953.

Ando_Gilardi_MAST




Bandiere sulle trebbie di Ferrara
Fotoservizio, 11 luglio 1954.
I braccianti salutano felici con la falce.
Festeggiano così la vittoria degli scioperi.

Ando_Gilardi_MAST






Distribuzione 


Trippa per gatti
Il carretto del venditore di trippa e frattaglie bollite per gatti gira nelle strade.
Italia, Empoli (Firenze), circa 1955.

Ando_Gilardi_MAST




Ambulanti in erba
Bambino sorridente al lavoro insieme a un giovane familiare presso il banco verdura dove sono esposti carciofi, sedani e cipollotti.
Italia, Palermo, circa 1955.

Ando_Gilardi_MAST




Il boom della grande distribuzione
Donne fanno la spesa in uno dei primi supermercati, erano gli anni in cui nelle famiglie era ancora molto diffuso il ruolo delle casalinghe a tempo pieno.
Veduta fotografica del reparto salumi. Inizia l'epoca della grande distribuzione della merce che incrementerà i consumi e l'industria alimentare con il conseguente sviluppo degli allevamenti intensivi.
Italia, circa 1965.

Ando_Gilardi_MAST







Consumo

L’atto di nutrirsi viene rappresentato come un bisogno, una festa, ad ogni latitudine e in ogni strato sociale, tutti sono colti nello stesso gesto primario.


Condivisione dell'acqua
 Bambino in posa, beve dall'anfora con beccuccio per calibrare l'acqua. Data la scarsità, nell'anfora fornita ai braccianti dai proprietari terrieri, non si poteva bere più di un bicchiere alla volta.

Topolino Toseroni
Un bambino mangia un gelato sullo stecco proprio davanti alla pubblicità.
Italia, Roma, 1958.

Ando_Gilardi_MAST

 



Origini del take away
Bambini e giovani madri raccolti festosamente intorno a un venditore di polpo cotto, servito per strada per essere consumato a casa.
Italia, Palermo, circa 1955.

Ando_Gilardi_MAST




Contrariamente alle altre nove sedi, quelle del MAST e del MAMbo rimarranno aperte fino al 2 gennaio 2022.

_______________________











Nessun commento:

Posta un commento