Pampeago - Tesero (Trento)
La cima del monte Agnello è un crinale spoglio, facile da raggiungere, che permette di avere un panorama spettacolare sulla catena del Latemar e sulla catena del Lagorai.
DA PAMPEAGO AL MONTE AGNELLO
andata e ritorno sullo stesso percorso
Segnavia numero 515
Difficoltà: E*
Dislivello: 202 m.
Tempo: ore 1,30 andata e ritorno
Lunghezza: 2,7 km.
Un anno fa ho effettuato l’itinerario ad anello alla croce del Monte Cornon salendo con la seggiovia Agnello.
Questa volta, con la stessa seggiovia, stazione a monte, ho la possibilità di deviare verso il sentiero 515 e proseguire verso la cresta del Monte Agnello.
Per un tratto il sentiero è ripido ma ben tracciato.
Mi accompagnano splendidi fiori: la Genzianella delle Dolomiti (Gentianella Anisodonta).
È una pianta di piccole dimensioni, diffusa dai 500 ai 2600 metri di altitudine.
La fioritura stellata, dal delicato colore azzurro-violetto, dura fino al mese di ottobre.
Raggiungo così la cresta del Monte Agnello, che raggiunge i 2357 m. nel punto più alto.
Sulla cima si trova il ripetitore radio amatoriale RU7 gestito dai radio amatori della Val di Fiemme insieme al ripetitore del soccorso alpino gestito dagli stessi.
Pochi metri più in basso si trova invece il ponte ripetitore dei vigili del fuoco della Val di Fiemme.
Insieme al Monte Cermis, il Monte Agnello è uno dei più strategici posti dove distribuire ponti ripetitori.
Ci arrivo rimanendo lungo il sentiero in cresta.
Da qui posso ammirare il Latemar a NORD.
Ai piedi del Monte Agnello l'invaso Buse di Tresca per l'innevamento delle piste da sci sul gruppo del Latemar.
NORD-OVEST
Mi sposto in senso antiorario e a nord-ovest trovo la Pala di Santa.
SUD
Il Monte Agnello è una propaggine meridionale del gruppo del Latemar, insieme a Pelenzana, Pisancae, Monte Cornon e Pala di Santa.
Ai piedi di queste montagne la Val di Fiemme e, ancora più a sud, la Catena del Lagorai.
SUD-EST
A sud-est vedo le Pale di San Martino.
EST
Lascio le Pale e sposto lo sguardo ancora una volta in senso antiorario e a est trovo la Val di Fassa, la Marmolada, il Gruppo del Sella e il Sassolungo.
Che magnifica giornata!
Al ritorno ripercorro il sentiero dell’andata e solo ora riesco a fare caso ai cespugli che mi circondano, mi rendo conto che sono numerosissimi: si tratta dell’ Ontano Alpino.
L'Ontano Alpino è un arbusto che può arrivare anche ai tre metri di altezza.
È considerata una pianta pioniera per via del suo apparato radicale che riesce a stabilizzare pendii in via di erosione.
Resiste alle slavine invernali, poichè si piega ma non si spezza.
Raggiungo la stazione a monte della Seggiovia Agnello, segnalata oltre modo dalle installazioni artistiche del bellissimo museo a cielo aperto Respir Art.
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Note:
-l'itinerario qui descritto è stato percorso personalmente il 24 agosto 2022 consultando preventivamente le previsioni meteo, prestando attenzione all'evoluzione del tempo nella stessa giornata.
-carta topografica Tabacco 029 - Sciliar/Catinaccio/Latemar - 1:25.000
-*per i livelli di classificazione delle difficoltà nell'escursionismo vedi → Dolomiti presentazione
-le 10 regole base per affrontare un’escursione in montagna
Sitografia:
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