Bagni di Lavina Bianca - Tires (BZ)
La segheria veneziana a Bagni di Lavina Bianca presso Tires, si trova all’interno del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio.
È un edificio musealizzato diventato Centro Visite del Parco.
La segheria si raggiunge da Bolzano (uscita Nord), Prato Isarco, poi direzione Tires. Infine, all'altezza di San Cipriano, si devia per Bagni di Lavina Bianca dove si trova un grande parcheggio.
Per maggiore chiarezza:
al punto 1: Parco naturale Sciliar-Catinaccio
al punto 2: Centro Visite del Parco nell’Antica Segheria Veneziana Steger Säge.
1- PARCO NATURALE SCILIAR CATINACCIO
Il parco è un’area naturale protetta di 6796 ettari, primo dei 7 parchi naturali in Alto Adige.
Nasce nel 1974 come tutela paesaggistica della zona dell’Alpe di Siusi e dall’anno 2003 anche il Catinaccio fa parte dell’area naturale.
Il Parco comprende territori dei comuni di Castelrotto, Fiè allo Sciliar e Tires.
I Parchi naturali tutelano gli habitat, le piante e gli animali.
È vietata l'attività edilizia, l'apertura di cave e miniere e vengono preservati per la ricerca, la formazione e l'educazione ambientale.
La mappa a seguire mostra i 7 Parchi naturali dell'Alto Adige.
2- CENTRO VISITE DEL PARCO NELL'ANTICA SEGHERIA STEGER SÄGE
Le segherie dette "alla veneziana" si diffondono ai tempi della Repubblica di Venezia nelle zone ricche di legname e la denominazione permetteva di distinguerle da quelle "Angustiane" originarie dell’Europa centrale.
La segheria è un impianto azionato ad acqua, usato per ricavare le tavole dai tronchi, realizzato su modello di un disegno di Leonardo da Vinci.
La Steger Säge è del 1568 e rimase in funzione fino alla fine degli anni 1950.
È stata recuperata nel 1996 grazie ad un restauro che ha consentito il completo ripristino ed è perfettamente funzionante.
Si trova all'ingresso della Val Ciamin.
Il sentiero di questa valle porta al Rifugio Bergamo, Rifugio Alpe di Tires e Rifugio Bolzano (quest'ultimo più brevemente anche dal sentiero n.2 del parcheggio in ore 4 o da Siusi in ore 2,30).
Dal parcheggio anche i sentieri n.4 e 9 per la classica escursione del luogo a Monte Balzo.
Entro nella segheria e mi accoglie il grande salone del piano superiore dove viene illustrata la sua storia.
In primo piano la principale parte del macchinario: la grande lama taglia con precisione il tronco per ridurlo in tavole.
Trovo inoltre stazioni interattive che illustrano gli animali del parco.
Ecco il Colubro d'Esculapio (Zamenis longissimus)
Vive nel parco e non è velenoso.
Il nome scientifico "longissimus" si riferisce alle dimensioni, può raggiungere una lunghezza di 170 cm.
Il suo nome volgare è dovuto a Esculapio, dio greco della medicina, rappresentato con un bastone, sul quale è intrecciato un serpente, simbolo della forza vitale che guarisce i mali.
Al piano superiore l’abitazione del segantino.
Gli ambienti rispecchiano la tradizione artigianale alpina.
La cucina.
La camera da letto.
Mi dirigo nell’area esterna dove, attraverso un percorso definito, posso osservare la roggia per la derivazione dell’acqua.
La roggia è un canale artificiale di portata moderata proveniente da un corso d’acqua più ampio utilizzato per l’irrigazione e per alimentare i mulini ad acqua e piccole centrali elettriche.
Il troppopieno, per far defluire l'acqua in eccesso.
La vasca per la decantazione.
Il piano intermedio della segheria ricorda che
per secoli l’energia dell’acqua ha determinato l’attività economica in montagna.
A Tires esistevano più di 40 impianti lungo i torrenti Ciamin, Schwaiger e Brei: segherie, mulini, e fucine.
Alcuni attrezzi fanno ricordare quei tempi e sono qui esposti:
attrezzi per fucine, mulini, segherie e per il trasporto del legno e la sua lavorazione.
Qui si trova la parte meccanica più complessa dal punto di vista tecnico: l’avanzamento del carrello e la raccolta della segatura.
Da dove deriva il toponimo Bagni di Lavina Bianca (Weißlahnbad), luogo in cui si trova il Mulino Steger Säge?
Deriva dall'edificazione di un albergo termale (bagni) che sfruttava l'effetto curativo dell'acqua sorgiva della zona, ad altissimo contenuto di calcio e magnesio.
Tale particolarità è dovuta all'acido carbonico contenuto nell'acqua che scioglie i minerali dolomite e calce, notoriamente bianchi.
Posso ben notare il bianco alveo del Torrente Ciamin che alimenta il mulino.
La mia visita e documentazione del luogo è terminata, concludo questa splendida giornata (iniziata la mattina con le Piramidi di Collepietra) con un aperitivo alla Malga Ciamin che si trova davanti al mulino e un panorama da cartolina sulla via del ritorno con il gruppo del Catinaccio che incornicia la Val di Tires.
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Note:
durante i mesi estivi la segheria viene messa in funzione in giornate e orari selezionati; per assistere alla dimostrazione non è necessaria la prenotazione.
L'ingresso è sempre gratuito (con o senza dimostrazione).
Sitografia:
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