aggiornato 2022
1- STATUA DI SAN PETRONIO
2- LE DUE TORRI
3- PALAZZO DEI DRAPPIERI
4- CHIESA DEI SANTI BARTOLOMEO E GAETANO
Quando esisteva la Bononia romana, la città era protetta dalle mura di selenite e si sviluppava in soli 3 ettari.
In seguito i longobardi invasero la città e costruirono delle fortificazioni sul lato est delle mura, andando a formare la cosiddetta "addizione longobarda".
L’insediamento longobardo assumeva una forma semicircolare, con fulcro nell’attuale piazza di Porta Ravegnana, dalla quale originavano a raggiera strade di cui si sono conservate le tracce nelle attuali via Zamboni, via San Vitale, Strada Maggiore, via Santo Stefano e via Castiglione.
Nella mappa il tracciato ipotetico in rosso della cerchia di selenite e in verde l'addizione longobarda.
1- SAN PETRONIO, patrono della città.
La statua, nel '600, fu collocata nella piazza, poi fu trasferita nel 1871 nella chiesa di Piazza Maggiore e successivamente riportata nella sua sede originaria.
In questa piazza San Petronio aveva posto la Croce degli Apostoli degli Evangelisti, detta di Porta Ravegnana.
A partire da questa croce si sviluppava la strada per Ravenna, l’attuale via San Vitale.
2- LE TORRI
Alla fine dell’anno 1000 sorgono le due torri simbolo della città e la piazza ne è sovrastata.
Un tempo ve ne erano 5 ma, a fine '800, tre vennero abbattute per allargare il Mercato di Mezzo e a nulla valsero gli sforzi di artisti e cultori d'arte e di storia per impedirne l'infelice distruzione.
Se fossero ancora presenti la piazza oggi sarebbe probabilmente la più bella della città.
Cartolina postale - ©Collezione Paola Galeotti |
3- PALAZZO DEI DRAPPIERI
Un palazzo notevolissimo che si affaccia sulla piazza è il Palazzo dei Drappieri, dove oggi si trova la libreria Feltrinelli.
Fu costruito alla fine del '400 dalla potente Corporazione dei Drappieri.
L’architettura è ispirata alla Domus Magna dei Bentivoglio che si trovava poco lontano, oggi scomparsa, nell’attuale piazza Verdi.
Sopra il balcone vi è la → Madonna del Campanello, visibile solo una settimana all'anno in occasione della discesa della Madonna di San Luca in San Pietro.
4- CHIESA DEI SANTI BARTOLOMEO E GAETANO
La chiesa è camuffata dietro le due torri.
Ha un bellissimo porticato e un massiccio portale in arenaria.
La facciata è rivolta alla piazza mentre l'entrata è su Strada Maggiore, 4.
La chiesa nascosta dietro le due torri |
Il portale in arenaria dell'incompiuto palazzo priorale.
Il magnifico porticato purtroppo è rovinato dal tempo.
E' ciò che resta di un palazzo mai edificato, voluto dal priore Giovanni di Bernardino Gozzadini, e sotto al quale si trova l'entrata della chiesa.
L'interno è ricco ed elegante.
Nel secondo altare a destra "San Carlo inginocchiato al Sepolcro di Varallo con l'Angelo", Ludovico Carracci, 1614.
"Madonna col bambino dormiente", Guido Reni, 1632.
Il quadro, rubato nella notte del 15 luglio 1855, fu visto a Londra e riconosciuto nel 1859 e, attraverso pratiche fortunate, ritornato a Bologna e alla sua chiesa nel 1860.
A Bologna gli edifici monumentali si nascondono dietro il caldo colore rosso e ocra dei muri e dietro la cortina dei portici.
Nessun commento:
Posta un commento