giovedì 11 agosto 2016

PIAZZA DI PORTA RAVEGNANA E CHIESA DEI SANTI BARTOLOMEO E GAETANO

aggiornato 2022

1- STATUA DI SAN PETRONIO
2- LE DUE TORRI
3- PALAZZO DEI DRAPPIERI
4- CHIESA DEI SANTI BARTOLOMEO E GAETANO



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Quando esisteva la Bononia romana, la città era protetta dalle mura di selenite e si sviluppava in soli 3 ettari.

In seguito i longobardi invasero la città e costruirono delle fortificazioni sul lato est delle mura, andando a formare la cosiddetta "addizione longobarda".

L’insediamento longobardo assumeva una forma semicircolare, con fulcro nell’attuale piazza di Porta Ravegnana, dalla quale originavano a raggiera strade di cui si sono conservate le tracce nelle attuali via Zamboni, via San Vitale, Strada Maggiore, via Santo Stefano e via Castiglione.

Nella mappa il tracciato ipotetico in rosso della cerchia di selenite e in verde l'addizione longobarda.

©wikipedia-autore Desyman, 2015





1- SAN PETRONIO, patrono della città.

 La statua, nel '600, fu collocata nella piazza, poi fu trasferita nel 1871 nella chiesa di Piazza Maggiore e successivamente riportata nella sua sede originaria.

In questa piazza San Petronio aveva posto la Croce degli Apostoli degli Evangelisti, detta di Porta Ravegnana.

A partire da questa croce si sviluppava la strada per Ravenna, l’attuale via San Vitale.

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2- LE TORRI

Alla fine dell’anno 1000 sorgono le due torri simbolo della città e la piazza ne è sovrastata.
Un tempo ve ne erano 5 ma, a fine '800, tre vennero abbattute per allargare il Mercato di Mezzo e a nulla valsero gli sforzi di artisti e cultori d'arte e di storia per impedirne l'infelice distruzione.

Se fossero ancora presenti la piazza oggi sarebbe probabilmente la più bella della città.

Cartolina postale - ©Collezione Paola Galeotti






3- PALAZZO DEI DRAPPIERI

Un palazzo notevolissimo che si affaccia sulla piazza è il Palazzo dei Drappieri, dove oggi si trova la libreria Feltrinelli.

Fu costruito alla fine del '400 dalla potente Corporazione dei Drappieri. 
L’architettura è ispirata alla Domus Magna dei Bentivoglio che si trovava poco lontano, oggi scomparsa, nell’attuale piazza Verdi.

Sopra il balcone vi è la → Madonna del Campanello, visibile solo una settimana all'anno in occasione della discesa della Madonna di San Luca in San Pietro.

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4- CHIESA DEI SANTI BARTOLOMEO E GAETANO

 La chiesa è camuffata dietro le due torri. 
Ha un bellissimo porticato e un massiccio portale in arenaria.
La facciata è rivolta alla piazza mentre l'entrata è su Strada Maggiore, 4.

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La chiesa nascosta dietro le due torri





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Il portale in arenaria dell'incompiuto palazzo priorale.

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Il magnifico porticato purtroppo è rovinato dal tempo.

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E' ciò che resta di un palazzo mai edificato, voluto dal priore Giovanni di Bernardino Gozzadini, e sotto al quale si trova l'entrata della chiesa.

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 L'interno è ricco ed elegante.

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Nel secondo altare a destra "San Carlo inginocchiato al Sepolcro di Varallo con l'Angelo", Ludovico Carracci, 1614.

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"Madonna col bambino dormiente", Guido Reni, 1632.

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Il quadro, rubato nella notte del 15 luglio 1855, fu visto a Londra e riconosciuto nel 1859 e, attraverso pratiche fortunate, ritornato a Bologna e alla sua chiesa nel 1860.

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A Bologna gli edifici monumentali si nascondono dietro il caldo colore rosso e ocra dei muri e dietro la cortina dei portici.





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