Durante la Biennale le opere d'arte sono distribuite anche in vari punti della città, all'interno di palazzi storici, chiese, gallerie, edifici abbandonati o all'aperto. Nel Giardino della Marinaressa, sulla laguna verso Riva degli Schiavoni e non distante dai Giardini Pubblici, l'esposizione di Carole A. Feuerman "THE MIDPOINT", pittura su resina. Le nuotatrici sono vere ma...ops...poi ti accorgi che sono statue.
Il terzo percorso a Castello:
1- RIVA DEGLI SCHIAVONI
2- CHIESA DI SAN MARTINO
3- CHIESA DELLA PIETÀ (Santa Maria della Visitazione)
4- CHIESA DI SAN ZACCARIA
5- CHIESA DI SAN GIORGIO DEI GRECI
6- CHIESA DI SAN FRANCESCO DELLA VIGNA
1- RIVA DEGLI SCHIAVONI
La passeggiata di questo tratto sulla laguna è una delle più belle del mondo.
Meglio farla al mattino presto o il tardo pomeriggio, perchè risulta affollata dai turisti per tutto il giorno, compresi quelli che sbarcano per un giro in città dalle navi da crociera.
Il termine 'schiavoni' si riferisce agli slavi, in particolare ai mercanti dalmati che in epoca medievale approdavano qui, con le loro navi cariche di ogni genere di mercanzie. Per secoli le navi attraccavano su questa riva, dove una babele di lingue connotava l'andirivieni di marinai, commercianti, dignitari e servitori provenienti dai porti di tutto il Mediterraneo.
Il "Convito a casa di Levi", di Paolo Veronese, esposto alle Gallerie dell'Accademia, ci dà un'idea di quale fosse l'aspetto e l'abbigliamento dei mercanti, turchi, tedeschi, nordafricani e greci, quando scendevano dalle loro navi.
"Convito a casa di Levi", Paolo Veronese.
©wikipedia
A Castello almeno una dozzina di chiese meriterebbero una sosta, ma ho dovuto scegliere.
2- CHIESA DI SAN MARTINO
Fondata nel X secolo, è dedicata a San Martino di Tours (316-397), un sacerdote originario della Pannonia, che fu il primo santo cristiano a morire di morte naturale e non da martire.
L'edificio presenta un'affresco trompe-l'œil sul soffitto, opera di Domenico Bruni.
Da segnalare l'altare in marmo di Tullio Lombardo, sorretto da due angeli in preghiera.
Accanto al portale esterno vi è una testa di leone con la bocca spalancata. In giro per Venezia si possono vedere diverse fessure come questa, che servivano ad imboccare le numerosissime delazioni.
I veneziani erano infatti incoraggiati a denunciare eventuali vicini che si rendevano colpevoli di bestemmie ed evasione fiscale (reati perdonabili) o di appartenenza alla massoneria (reato punibile con la morte). Le persone segnalate venivano tenute d'occhio dal Consiglio dei Dieci, i temutissimi servizi segreti della Repubblica.
Venezia, Chiesa di San Martino (© Pinterest) |
3- CHIESA DELLA PIETÀ - Santa Maria della Visitazione
Conosciuta in origine come Santa Maria della Visitazione, fu popolarmente ribattezzata 'La Pietà'.
L'edificio viene comunemente associato al compositore Vivaldi, che all'inizio del XVIII secolo tenne qui le sue lezioni di violino e maestro di coro.
Sebbene la chiesa attuale sia stata costruita dopo la morte di Vivaldi, la sua forma ovale che ne migliora l'acustica onora la memoria del compositore, tanto che ancora oggi è usata come sala da concerti.
Alzando lo sguardo al soffitto si potrà ammirare un affresco di Giambattista Tiepolo, "L'Incoronazione della Vergine", che apre i confini della chiesa stessa alla vastità dei cieli.
4- CHIESA DI SAN ZACCARIA
Bella l'entrata in campo San Zaccaria, dal suggestivo portale, decorato con bassorilievi raffiguranti San Zaccaria e la Vergine con Bambino.
La facciata, iniziata in stile gotico da Antonio Gambello, fu completata da Mauro Codussi, che portò a termine la parte superiore con linee curve rinascimentali e pietra bianca d'Istria.
Nel XV secolo le fanciulle veneziane che mostravano maggior interesse per i marinai che non per i santi, venivano mandate in ritiro nel convento adiacente alla chiesa di San Zaccaria.
I ricchi genitori di queste ragazze dimostravano la loro gratitudine donando alla chiesa sontuose opere d'arte, tra cui capolavori di Bellini, Tiziano, Tintoretto e Van Dyck.
Costruita per custodire le spoglie di San Zaccaria, padre di Giovanni Battista, la chiesa conserva anche i resti di alcuni dei primi dogi di Venezia.
5- CHIESA DI SAN GIORGIO DEI GRECI
Nel 1536 i profughi greci ortodossi approdati a Venezia per sfuggire alle persecuzioni dei turchi ottomani, costruirono una chiesa in questo luogo grazie a una speciale ordinanza della Repubblica che permise loro di incassare le tasse dovute dalle navi greche in arrivo.
Il permesso per la costruzione della chiesa fu concesso in riconoscimento della sempre maggiore importanza della comunità greca cittadina, che all'apice della sua espansione contava circa 4.000 persone.
A fianco dell'edificio si erge l'esile campanile, ultimato nel 1603 e inclinato già all'epoca della costruzione.
Gli studiosi greci diedero un grande contributo alla predominanza di Venezia nel settore tipografico e al ruolo della città come centro dell'erudizione in epoca rinascimentale.
6- CHIESA DI SAN FRANCESCO DELLA VIGNA
Progettata e costruita da Jacopo Sansovino, la facciata invece è del Palladio, qui alla sua prima commissione, questa incantevole chiesa francescana è uno dei monumenti più sottovalutati di Venezia.
A Pietro e Tullio Lombardo si devono i rilievi in marmo della Cappella Giustiniani, a sinistra dell'altare, che rappresentano alcuni santi e la vita di Cristo con straordinaria efficacia narrativa.
La Cappella Basso-Sagredo è un'opera funeraria delle famiglie che avevano costituito un fondo per la costruzione della chiesa.
In primo piano la statua del Beato Gherardo Sagredo, e la Vergine col Bambino e due angeli, di Andrea Cominelli.
I due busti della famiglia Sagredo sono del Tiepolo.
Il soffitto, "L'Apoteosi di San Gherardo" è di Girolamo Pellegrini.
Nella Cappella Santa che dà sul chiostro attira lo sguardo la splendida e luminosa "Madonna e Santi", di Giovanni Bellini (1507).
Nel chiostro alcune opere d'arte della Biennale.
Il campanile, da qui visibile in parte, è molto simile a quello di San Marco.
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