lunedì 6 giugno 2016

PALAZZO DEL PODESTÀ

Piazza Maggiore - BOLOGNA
ultimo aggiornamento ottobre 2025


Il Palazzo del Podestà forma un unico isolato, insieme a palazzo Re Enzo, imperniato su due percorsi coperti.

Fu costruito nel 1203, e più tardi ampliato. 
All'originario palatium vetus communis bononiae del 1203 venne aggiunto un palatium novum nel 1246, poi denominato Palazzo Re Enzo a causa delle sue vicende storiche.
L'ampliamento non è visibile da Piazza Maggiore.

Come riporta la sua denominazione, era la sede del Podestà e dei suoi funzionari, quindi vi si svolgevano le funzioni pubbliche.


Le nove grandi arcate della facciata sono il risultato di una finitura tardo-quattrocentesca.
Il grande salone soprastante il portico è accessibile solo in occasione di convegni e incontri culturali.


Facciata del Palazzo del Podestà di Bologna con la Torre dell’Arengo che emerge al centro.



Nel 1212 venne aggiunta la torre dell'Arengo, sostituita da quella in cotto nel 1256.
 Contiene una delle campane in bronzo più grandi d'Italia, la campana dell'Arengo o Campanazzo.
Con i suoi rintocchi chiamava alle armi in tempo di guerra.


Dettaglio architettonico della Torre dell’Arengo che sorge sopra il Palazzo del Podestà di Bologna.







Particolare delle grandi finestre ad arco del Palazzo del Podestà di Bologna.





Particolare delle decorazioni in macigno delle colonne del portico del Palazzo del Podestà di Bologna.

Particolare delle decorazioni in macigno delle colonne del portico del Palazzo del Podestà di Bologna.





Il voltone del Podestà

Sotto al voltone si incrociano i due sottopassi che attraversano il palazzo.


Il Voltone del Podestà di Bologna, punto d’incontro dei due sottopassi che attraversano il palazzo.







Veduta della statua del Nettuno attraverso il Voltone del Podestà di Bologna.



"All'incrocio del voltone, per una particolare risonanza acustica, le parole sussurrate in un angolo vengono nitidamente sentite nell'angolo opposto, in una sorta di telefono senza fili, gioco assai noto ai bolognesi." (Tiziano Costa, Collana C'era Bologna).


Sotto al Voltone del Podestà di Bologna, dove le parole sussurrate in un angolo si sentono chiaramente nell’angolo opposto grazie alla particolare acustica.



I quattro angoli sono costituiti dai pilastri che sostengono la torre dell'Arengo, con le statue cinquecentesche dei protettori della città, di Alfonso Lombardi, che ha scolpito per Bologna anche il gruppo "Transito della Vergine", conservato all'Oratorio di Santa Maria della Vita.
I santi protettori sono: Petronio, Procolo, Domenico e Francesco.


Le statue cinquecentesche dei protettori di Bologna scolpite da Alfonso Lombardi nei pilastri che sostengono la Torre dell’Arengo.




Immagine di San Petronio sotto il portico del Palazzo del Podestà.

Immagine di San Petronio sotto il portico del Palazzo del Podestà di Bologna.




Artisti di strada sotto il Podestà.


Artisti di strada che suonano sotto il portico del Palazzo del Podestà di Bologna.







                                           




Black and White


Fotografia in bianco e nero del Palazzo del Podestà di Bologna, con atmosfera artistica e contrasto di luci e ombre.






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NOTE:

-Tutte le foto sono di Monica Galeotti.



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