VENEZIA
PARTE SECONDA
aggiornato 2022
LA GONDOLA, uno dei simboli di Venezia. È considerata il capolavoro dei maestri d'ascia veneziani, che sono riusciti a combinare la perfezione delle forme e della tecnica, un'imbarcazione perfetta per Venezia.
L'ormeggio di piazza San Marco vede di fronte, in lontananza, la basilica di San Giorgio Maggiore, del Palladio, sull'isola omonima.
Il secondo percorso:
1- PALAZZO DUCALE
2- PONTE DEI SOSPIRI
3- GIARDINI REALI e HARRY'S BAR
4- CHIESA DI SAN MOISÈ
5- TEATRO LA FENICE
6- PALAZZO CONTARINI DAL BOVOLO
7- CHIESA DI SAN ZULIAN
1- PALAZZO DUCALE
Gotico in pietra bianca d'Istria e marmo rosa di Verona.
Fu il quartier generale del potere, sede del governo veneziano per quasi sette secoli, resistette a guerre, cospirazioni e crolli economici, ma non all'astuzia di Casanova, il celebre seduttore, che riuscì a evadere dalle sue prigioni.
La pubblicazione dedicata a PALAZZO DUCALE è a piè di pagina.
2- Il PONTE DEI SOSPIRI
Collega Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove e deve il suo nome a Lord Byron.
Allude al fatto che i prigionieri, attraversandolo prima di entrare nelle celle, sospirassero, perchè quella era l'ultima volta in cui potevano vedere Venezia.
La leggenda poi, vuole gli innamorati che si baciano su una gondola sotto questo ponte, garantirsi amore eterno.
3- GIARDINI REALI e HARRY'S BAR
I Giardini Reali nascono nel 1807, quando Napoleone decide di collocare il Palazzo Reale nelle Procuratie Nuove e Ala Napoleonica (oggi Museo Correr).
Sullo sfondo gli edifici delle Procuratie Nuove.
Nel 1920 furono assegnati al Comune di Venezia e aperti al pubblico.
Nel tempo questo spazio verde è gradualmente caduto in disuso, per questo nel 2014 il Demanio dello Stato, che ne è proprietario, decise di dare i giardini in concessione per 19 anni a Venice Gardens Foundation per il loro restauro, con il finanziamento delle Assicurazioni Generali.
Il restauro si è concluso nel 2019, con il ripristino architettonico di giardino e serre.
Nelle serre una Coffe House.
Poco distante dai Giardini Reali, il famoso bar di Giuseppe Cipriani frequentato da Ernest Hemingway, Charlie Chaplin, Truman Capote e Orson Welles.
Da fuori non si può immaginare niente, si dovrà proprio entrare, ma si dovrà anche essere disposti a spendere: il classico Bellini, ricetta di Cipriani del 1948, succo di pesca bianca e prosecco, costa 20,00€.
4- CHIESA DI SAN MOISÈ
Con la sua facciata barocca in pietra scolpita, ha un aspetto da torta nuziale. Tanto pesante che, nel XIX secolo, fu necessario rimuovere parecchie statue, pena il rischio di crollo. Le statue rimaste sono di Heinrich Meyring, noto in Italia come Enrico Merengo.
Alla sinistra dell'altare "Lavanda dei piedi" di Tintoretto.
Poco distante uno dei teatri più famosi al mondo,
5- IL TEATRO LA FENICE.
Claudio Monteverdi, padre dell'opera, inaugura il teatro nel 1792.
E' stato distrutto da incendio per ben 2 volte, nel 1836 e nel 1996. Ricostruito scupolosamente come l'edificio ottocentesco, è costato 90 milioni di euro.
Il modo migliore per visitarlo è vedere l'opera ma sono previste visite guidate da prenotare in anticipo.
Fuori dall'opera il teatro si presta a feste private di vip e galà di Carnevale. Nel 2009 qui si è svolta la festa di matrimonio fra il miliardario François-Henry Pinault e l'attrice Salma Hayek.
6- PALAZZO CONTARINI DEL BOVOLO
Difficile da trovare, ma vale lo sforzo di cercarlo, è davvero bello.
Bovolo è una voce veneta che significa "chiocciola": scala a bovolo.
7- CHIESA DI SAN ZULIAN
Non lontana da Piazza San Marco, la chiesa fu fondata nell’ 832.
A seguito di un incendio venne ricostruita con il finanziamento di un medico, Tommaso Rangone da Ravenna, personaggio facoltoso che fece fortuna vendendo rimedi per la sifilide.
Egli in cambio ottenne di collocare la propria statua nella facciata.
Nella mano destra tiene un ramo di salsapariglia e del guaiaco, quelli che sembravano i rimedi arrivati dal Nuovo Mondo per le malattie veneree.
La facciata, realizzata da Jacopo Sansovino, è
completamente rivestita in pietra d’Istria.
L’interno dell’edificio è ad una sola navata quadrata con un presbiterio rettangolare affiancato da due piccole cappelle.
L’opera più importante di questa chiesa si trova a destra dell’ingresso:
Il dipinto "Santi Marco, Rocco e Girolamo cui appare Cristo morto sostenuto da due angeli", di Paolo Veronese.
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Quanto di più romantico ci possa essere è la Venezia by night,
anche se non si è innamorati.
Non ci sono strade, clacson, motori.
In piazza San Marco c'è il CAFFE' FLORIAN, il più antico caffè italiano, del 1720.
Casanova vi corteggiava le dame; lo frequentarono illustri personaggi : Goldoni, Byron, Parini, Pellico, Foscolo, Dickens, Rousseau e D'Annunzio. Fu all'avanguardia, uno dei primi caffè ad ammettere clienti donne.
"SOSPIRI NOTTURNI"
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