mercoledì 3 maggio 2017

PALAZZO DUCALE

Mantova


aggiornato 2021

Noto anche come Reggia dei Gonzaga, ospitava il Gonzaga dominante del tempo, sua moglie e i figli legittimi.


Putti che reggono targa dedicatoria, Camera degli Sposi.

Mantova-Palazzo ducale-Camera-degli-Sposi





Si tratta di una città-palazzo, in quanto il complesso architettonico è costituito da numerosi edifici collegati fra loro da corridoi, cortili interni e giardini.
Uno dei complessi edilizi più intricati e vasti: si estende su un'area di oltre 34.000 mᒾ.
Gran parte dei piani e delle stanze sono oggi spoglie e bisognose di restauro, ma ciò che si può visitare e le opere d'arte che vi sono custodite sono qualcosa di meraviglioso.

Mantova-Palazzo ducale





Attraverso la mappa del palazzo ci si può orientare ed avere un'idea del percorso.
Per la visita il complesso è diviso in:
-Corte Vecchia, che si affaccia su piazza Sordello.
-Corte Nuova, che si affaccia sul lago.
-Castello di San Giorgio, che si affaccia sul lago.

Si inizia dal Castello di San Giorgio, ove risiede la famosa Camera degli Sposi, l'entrata è a numero chiuso, con prenotazione ad orario al momento dell'acquisto del biglietto.
Poi si prosegue, come si vede chiaramente dalla mappa, mediante lo scalone di Enea (14), alla Corte Nuova. 

Mantova-Palazzo ducale-mappa





Fanno parte della Corte Vecchia i palazzi più antichi, naturalmente.
 Il PALAZZO DEL CAPITANO, fine del 1200, che si affaccia su piazza Sordello e, a fianco, la MAGNA DOMUS.

La biglietteria per la visita è sotto al portico del Palazzo del Capitano.

Mantova-Palazzo-ducale-corte-vecchia






I due palazzi sono separati da un vicolo che è l'entrata di accesso per il percorso di visita.
Lo percorro ed entro in piazza Castello.

Mantova-Palazzo ducale






CASTELLO DI SAN GIORGIO

 Piazza Castello è un grande cortile circondato da quelle che erano le case della servitù.
Qui è stata girata la scena del lazzaretto dei Promessi Sposi televisivo, con Paola Pitagora.

Dirimpetto l'entrata del Castello di San Giorgio, che conserva la Camera degli Sposi.

Mantova-Palazzo ducale-







Mantova-Palazzo ducale





Andrea Mantegna realizzò in circa una decina d'anni, fra il 1465 e il 1474 (interrotto anche da lavori che effettuava altrove) la sua opera più celebre e geniale,
 la CAMERA DEGLI SPOSI,
 uno dei capolavori pittorici di tutti i tempi: la "camera" più famosa del mondo.

Sotto il bellissimo "oculo di cielo", dal quale si affacciano putti stupiti e belle donne che osservano dall'alto, sono raffigurati alcuni momenti e fatti della vita dei Gonzaga.

Mantova-Palazzo ducale-Camera degli sposi






Affacciate all'oculo vi sono tre donne che sorridono, c'è un bastone e non si capisce se lo vogliono buttare giù e se sia per quello che ridono.
C'è un'altra dama con una domestica nera.
Vi sono numerosi putti e un pavone.
Una scena di grande animazione.

Mantova-Palazzo ducale-Camera degli sposi







Mantova-Palazzo ducale-Camera degli sposi








Mantova-Palazzo ducale-Camera degli sposi






Vi sono due pareti affrescate:
1- la prima è la parete de "La Corte".

È un'immagine domestica, dove il Gonzaga Ludovico III è seduto su uno scranno, sotto il quale c'è il suo cane preferito.
Al fianco, sempre seduta, la moglie Barbara di Braganza.
 Da questa coppia la stanza prende il nome; ma non era camera da letto, bensì sala delle udienze.

Un servo col passo pesante, da contadino, con le gambe muscolose e i polpacci forti si avvicina per consegnargli una lettera, che il Gonzaga tiene fra le mani. In questa lettera viene data notizia che il figlio Francesco viene fatto cardinale.
La scena è dinamica perchè il servo si affaccia verso il Gonzaga, e questi si sporge verso di lui.
Se guardiamo attentamente le due facce abbiamo l'esposizione chiara del potere e del servaggio: il Gonzaga ha un volto cardinalizio, il servo un atteggiamento di umiltà, sottomissione.
C'è una nana, e dietro la nana una bellissima donna girata di tre quarti. Il Mantegna fa convivere la bellezza con la deformità, un affresco pieno di contrasti.
Altre figure al seguito e tutta la scena è vista spostando una tendina, come se fosse una scena di teatro.

Mantova-Palazzo ducale-Camera degli sposi






2- la seconda è la parete de "L'incontro".
 La corte del marchese e alcuni putti che reggono una targa dedicatoria.
Sulla sinistra una scena con cavalli e cani.

Mantova-Palazzo ducale-Camera degli sposi






Sulla destra una scena animata e solenne allo stesso tempo: Ludovico III Gonzaga incontra il figlio Francesco eletto cardinale.
È una scena splendida, con figure spesso di profilo.
Anche le due bambine in basso sono di profilo; la più piccola ha una torsione della gamba verso l'interno e dà alla scena grande movimento.
In alto si intravede una città, con dei tratti di Roma, si intravede il Colosseo, ma si tratta di una città ideale, che sta al di sopra della città reale.

In questi affreschi troviamo tutto: il cielo e la terra, l'alto e il basso, gli uomini e gli animali, tutti i contrasti trovano un'armonizzazione assoluta, come succede nella grande arte.

©wikipedia pubblico dominio






Sono affreschi così importanti per due motivi:
1- Mantegna è un pittore famoso per essere innamorato dell'antichità, quindi un classicista; con una certa ossessione antiquariale dipinge i suoi quadri con capitelli e colonne.
In questa stanza fa una cosa diversa, supera ampiamente questa rigidezza classicistica. Anche se c'è una cornice fatta con medaglioni e cesari, vi sono in primo piano i volti delle persone note che ha voluto ritrarre.

2- Le pareti dipinte dell'epoca si basavano su eventi biblici, su fatti mitici, mentre in questo caso vengono descritti avvenimenti connotati alla realtà, al presente, diventando così arte universale e assoluta.



Sarà divertente cercarlo: curiosamente, fra le grisaille, spunta un autoritratto del Mantegna.

Mantova-Palazzo ducale-Camera degli sposi




Per concludere, questa stanza è così bella, così ricca e particolare che, una volta giunti a Mantova, si può vedere ciò che si vuole, perchè Mantova di ricchezze artistiche ne ha tante, ma in primo luogo si deve vedere la Camera degli Sposi, il gioiello, la meraviglia della città di Mantova.




CORTE NUOVA

Scesi dalla Camera degli Sposi si può accedere alla Corte Nuova, salendo lo scalone di Enea, che è stata edificata nel 1536 da Giulio Romano.
L'Appartamento Grande è composto da varie stanze, fra cui la Sala di Troia, dove soffitto e pareti sono affrescate con le vicende della Guerra di Troia.

Mantova-Palazzo ducale-Sala Guerra di Troia








Mantova-Palazzo ducale-Sala Guerra di Troia








Mantova-Palazzo ducale-Sala Guerra di Troia





Al centro della sala la bella parete laterale di un sarcofago del IV sec.d.C. :
lotta fra greci e amazzoni.

Mantova-Palazzo ducale-Sala Guerra di Troia








Mantova-Palazzo ducale-Sala Guerra di Troia






La Corte Nuova si affaccia sul Lago Inferiore.

Mantova-Palazzo ducale






CORTE VECCHIA

Anche qui splendide sale, decorate e affrescate:

Sala di Amore e Psiche.

Mantova-Palazzo ducale-Sala di Amore e Psiche




Galleria degli Specchi.

Mantova-Palazzo ducale-Sala degli specchi





Busto di dama, Galleria degli Specchi.

Mantova-Palazzo ducale-Sala degli specchi




Sala dei Falconi.

Mantova-Palazzo ducale-Sala dei Falconi




Sala dei Falconi, particolare.

Mantova-Palazzo ducale-Sala dei Falconi




Sala dello Zodiaco.

Mantova-Palazzo ducale-Sala dello zodiaco




Stanze dell'appartamento degli arazzi.

Mantova-Palazzo ducale-Sale degli arazzi





Arazzo fiammingo su cartone di Raffaello, "La morte di Anania". Si tratta di una seconda serie di 9 arazzi, commissionati dal cardinale Ercole Gonzaga.
La prima serie degli Arazzi di Raffaello sono 10 e sono conservati alla ↦ Galleria degli Arazzi nei Musei Vaticani.

Mantova-Palazzo ducale-Sale degli arazzi




"Trinità adorata dalla famiglia dei Gonzaga", Peter Paul Rubens, Sala degli Arcieri.

Mantova-Palazzo ducale-Sala degli Arceri- Rubens





Dalla finestra della Sala dei Falconi, il Cortile degli Orsi, detto anche delle Otto Facce.

Mantova-Palazzo ducale








Mantova-Palazzo ducale





Subito dopo, il Giardino Pensile, posto a 12 m di altezza; vi si accede dalla Sala dei Fiumi (33)

Mantova-Palazzo ducale-Giardino pensile





Porticato del Cortile d'Onore, detto anche Giardino Ducale.

Mantova-Palazzo ducale-Cortile d'Onore








Mantova-Palazzo ducale-Cortile d'Onore








Mantova-Palazzo ducale-Cortile d'Onore








Mantova-Palazzo ducale-Cortile d'Onore


Impossibile documentare ogni dipinto o affresco, ho fotografato ciò che più mi ha colpita.
Nonostante la svendita delle collezioni, durante la decadenza della famiglia Gonzaga e del suo potere, come quella dei celebri "Trionfi" del Mantegna, ceduti da Vincenzo II all'Inghilterra e conservati ad Hampton Court a Londra, di quel che è rimasto rimane quella visione di bellezza rara, di cui possiamo godere anche noi.


                                                                torna a Mantova parte prima


                                 → gli altri Diari di Viaggio

_______________________________________________

Podcast:
-"Camera degli Sposi a Mantova raccontata da Antonio Moresco", programma "Le Meraviglie", Radio 3, 13/04/2019.


Nessun commento:

Posta un commento