giovedì 21 novembre 2019

BIENNALE FOTO/INDUSTRIA 2019 - ALBERT RENGER-PATZSCH e ARMIN LINKE

(torna ad Anthropocene - Biennale di Foto/Industria parte prima)





6 - ALBERT RENGER-PATZSCH

Pinacoteca Nazionale
via delle Belle Arti, 56

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©www.tate.org.uk

Nasce a Würzburg nel 1897 e inizia a fotografare all'età di 12 anni.
Abbandona gli studi di chimica a Dresda e poi lavora come fotografo di stampa per il Chicago Tribune, prima di diventare un libero professionista.

L'artista conferma le sue predisposizioni e aspirazioni nel periodo della Repubblica di Weimar in Germania, periodo fra la Prima Guerra Mondiale e l'avvento del nazismo, dove nascono due correnti artistiche: la Bauhaus e la Nuova Oggettività.
Lo stile dell'artista viene profondamente influenzato da quest'ultima corrente, che scruta il mondo senza sentimentalismi, guardando la realtà in maniera diretta.

Nel 1921 è a capo del Dipartimento Fotografico degli Archivi Folkwang, ad Hagen, ma nel 1925 lascia l'incarico per l'avvento al potere dei nazisti, che consideravano la Nuova Oggettività come arte degenerata.

Renger-Patzsch con la sua opera fotografica ci dice che la bellezza del mondo dipende da come lo si guarda; qualsiasi oggetto, anche il più insignificante, può essere degno di essere fotografato, perchè in ogni oggetto esiste la bellezza.
La sua opera più importante è il libro "Die welte ist schön" (Il mondo è bello, 1928), che si può considerare il manifesto della Nuova Oggettività per la fotografia.

Il suo vastissimo archivio, circa 18.000 negativi, è andato distrutto nel 1944 da un bombardamento aereo su Essen, dove all'epoca il fotografo viveva.


LA MOSTRA

Paesaggi della Ruhr


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Tra il 1927 e il 1935, l'artista realizza una serie di fotografie nella regione della Ruhr, e ottiene una chiara rappresentazione del modello paesaggistico industriale europeo.
70 immagini nella Sala degli Incamminati della Pinacoteca, unico lavoro non su commissione, capolavoro della fotografia documentaria.

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La regione della Ruhr da ambiente rurale si è trasformata nel cuore dell'industria siderurgica e carbonifera tedesca.

Strada di campagna vicino a Essen-Bergeborbeck, 1929.
©Albert Renger-Patzsch - Monica Galeotti©photo

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Albert Renger-Patzsch con lucidità descrittiva fotografa aree suburbane e scavi minerari, edifici popolari e case di periferia, terreni e impianti industriali.

Miniera di carbone "Victoria Mathias" a Essen, 1929.
©Albert Renger-Patzsch - Monica Galeotti©photo

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Paesaggio a Essen-Frohnhausen e miniera "Rosenblumendelle", 1928.
©Albert Renger-Patzsch - Monica Galeotti©photo

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Fonderia di rame lungo il Reno a Duisburg, 1929.
©Albert Renger-Patzsch - Monica Galeotti©photo

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Con amara acutezza e cinismo, ingredienti essenziali del movimento Nuova Oggettività, usa la sua arte come arma contro la società malata e corrotta.



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7 - ARMIN LINKE

Biblioteca Universitaria di Bologna
via Zamboni, 33/35

Armin-Linke-©-Armin-Linke
Armin-Linke-©-Armin-Linke


Di origine tedesca, nasce a Milano nel 1966 in una famiglia dove si respira arte: il padre possiede una camera oscura e la madre lavora come grafica.
Abita a Milano in una ex fabbrica di biciclette trasformata in una casa-studio, ma dal 2008 trascorre molto tempo anche a Berlino.
La sua formazione è da autodidatta e ha lavorato per il teatro, la musica (J. Cage) e per artisti come K. Haring.

Le sue narrazioni si allargano a vari ragionamenti, istallazioni e visualizzazioni, sfidando le convenzioni della pratica fotografica.

Significativo il suo lavoro sul G8 di Genova nel 2001, dove fotografa l'ambiente fisico, sociale, psicologico e culturale.

Ha collaborato con l'Università di Architettura di Venezia e insegna all'Università delle Arti e del DesignHFG di Karlsruhe, in Germania.

Nel 2004 alla Biennale di Venezia vince il premio sezione Episodi per l'istallazione Alpi, in collaborazione con l'architetto Piero Zanini.
Con la stessa opera vincerà all'Architecture Film Festival di Graz, in Austria.

Dal 1998 lavora al progetto "4Flight", sui fenomeni che stanno modificando la vita sul pianeta.
La ricerca ha portato ad avere un archivio in progress con l'obiettivo di testimoniare lo stato del pianeta.

A partire dal 2014, per due anni Linke ha intrapreso il progetto "Anthropocene Observatory", osservazioni legate al tema dell'Anthropocene, già descritto nella pubblicazione MAST Foto/Industria 2019.




LA MOSTRA

Prospecting Ocean



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Da "Anthropocene Observatory" è nata l'idea di Prospecting Ocean, commissionato e prodotto da TBA21-Academy, in collaborazione con l'Istituto di scienze Marine ISMAR del CNR italiano.
 Il lavoro ha coinvolto l'artista in tre anni di ricerche e tre spedizioni nell'Oceano Pacifico, a bordo dell'imbarcazione Dardanella.

La mostra riunisce fotografie, video, materiali d'archivio e tante interviste.
Svela luoghi e situazioni solitamente invisibili nei centri decisionali di norma inaccessibili al pubblico e affronta la tensione tra la protezione ecologica dei nostri oceani e lo sfruttamento politico ed economico.

La quantità del materiale presuppone una fruizione prolungata.

L'esposizione si trova nella bellissima grande sala detta Aula Magna, in realtà Biblioteca originale dell'Istituto delle Scienze, la prima biblioteca pubblica di Bologna, 1756.

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La più grande delle istallazioni video presenti nella sala documenta la protesta in Nuova Guinea nel 2017 contro il progetto di estrazione mineraria da parte di aziende estere nei fondali marini nazionali dell'Arcipelago di Bismarck, Isola di Karkar, Papua.

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In Papua Nuova Guinea l'attività estrattiva sta minacciando gli ecosistemi, lo stile di vita e la salute delle popolazioni locali, nonché il loro diritto all'autodeterminazione economica e politica.
Linke ha documentato le contro-iniziative delle comunità locali.
Le immagini ricordano la storia della colonizzazione della Papua Nuova Guinea ed evidenziano la dipendenza economica di oggi e lo squilibrio nei rapporti di potere.

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Paul Gauguin, maestro del post-impressionismo, ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in Polinesia Francese. La sua tomba si trova sulle Isole Marchesi, come anche il museo a lui dedicato.
Al suo interno, tuttavia, solo riproduzioni, e nelle isole non è rimasta traccia delle sue opere. 
Oggi appartengono quasi tutte a collezioni europee e nordamericane, sebbene siano celebrate ma anche criticate per il loro esotismo.

Cabina di un aeromobile Air Tahiti Nui con riproduzione di un dipinto di Paul Gauguin, Tahiti, Polinesia Francese, 2016.
©Armin Linke- Monica Galeotti©photo

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Video intervista di Armin Linke a Franco Farinelli, professore ordinario di Geografia Umana, direttore del Dipartimento di Filosofia e Scienze della Comunicazione dell'Università di Bologna, e Alessandro Ceregato, Assegnista di Ricerca presso il CNR ISMAR, Istituto di Scienze Marine.
12:52 min
Bologna, 09/04/2018

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Le Monde Sans Soleil, 1964.
Un film di Jacques-Yves Cousteau.
Le fotografie esposte sono state scattate da Cousteau, che è stato anche un instancabile fotografo, e mostrano una nave oceanografica che esplora una barriera corallina e membri dell'equipaggio di Cousteau in mare.

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Questo volume dell'Atlante Veneto, della collezione dell'Istituto di Scienze Marine CNR-ISMAR, è di Vincenzo Maria Coronelli.
Coronelli (1650-1718) visse quasi sempre a Venezia, fu frate francescano, cartografo ed enciclopedista, noto soprattutto per i suoi atlanti e globi.
Un preziosissimo globo è conservato al → Museo Correr di Venezia.
Il suo Atlante era in tredici volumi e comprendeva la mappa del mondo.

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Una selezione di materiali è dedicata all'opera di Luigi Ferdinando Marsili, uno dei fondatori dell'oceanografia moderna. 
I materiali appartengono al Museo Marsili ubicato in questa stessa biblioteca.
Marsili fondò l'Istituto di Scienze nel 1711, ancora in piena attività, in via Zamboni, 31, di fianco alla Biblioteca che ospita questa mostra. 

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Ramu Nico Management MCC Limited, Basamuk Refinery, Madang, Papua Nuova Guinea, 2016.
©Armin Linke- Monica Galeotti©photo

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I macchinari come quelli in foto estraggono depositi minerali da rocce vulcaniche presenti nei fondali dell'area Solwara 1, nell'Arcipelago di Bismarck a una profondità di 1600 metri sotto il mare.
Il materiale estratto verrà trasportato in Cina per essere trasformato e venduto.
Le isole della Papua Nuova Guinea sono già toccate dall'innalzamento del livello del mare e sono attualmente minacciate dalla perdita del proprio stile di vita economico e ambientale.

Nautilus Minerals inc., Port Moresby, Papua Nuova Guinea, 2017.
©Armin Linke- Monica Galeotti©photo

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Prospecting Ocean nasce dalla ricerca a lungo termine (oltre vent'anni) di Armin Linke sull'Anthropocene.
È scioccante osservare e apprendere attraverso le immagini come gli esseri umani usino tecnologie e conoscenze al fine di trasformare il pianeta adattandolo alle proprie esigenze.
Il cambiamento è in atto.



Bibliografia: 
pieghevole Foto/Industria 2019

-Sitografia:





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