Secondo percorso:
3- CRYPTA BALBI
4- LARGO DI TORRE ARGENTINA
1- CRYPTA BALBI: MUSEO NAZIONALE ROMANO
La Crypta Balbi è la meno nota tra le quattro sedi del Museo Nazionale Romano (vedi Palazzo Altemps).
Il museo si trova nella parte del complesso edilizio restaurato, tra via delle Botteghe Oscure e via M. Caetani.
La visita comprende una esposizione su tre piani con i ritrovamenti recuperati negli scavi della Crypta, come vasellame di varie epoche e utensili, attrezzi e materiali che documentano attività artigianali.
Lucerna a due fuochi in bronzo a forma di Pegaso, VII secolo.
La specificità della Crypta Balbi è di essere un museo di archeologia urbana, uno dei più riusciti progetti, condotto per venti anni circa a partire dagli anni '80 e ha consentito di comprendere le varie fasi edilizie dell'area, lungo i secoli.
Per capire meglio questa complessa ristrutturazione va chiarito che stiamo parlando di due aree ben precise, annesse fra loro: la Crypta Balbi e il Teatro di Balbo.
Infatti, più che la sua collezione di reperti, è la struttura stessa del museo ad essere interessante, perchè è collocato sopra le rovine di edifici medievali e rinascimentali, che a loro volta furono costruiti sopra la Crypta Balbi e il suo grandioso portico.
Nell'immagine, ripresa dal terzo piano del museo, si possono notare le varie stratificazioni.
La Crypta Balbi era in origine un vasto cortile porticato annesso al Teatro di Balbo, che Lucio Cornelio Balbo aveva eretto per volere di Augusto alla fine del I sec. a.C.
All'entrata del museo una singolare ricostruzione esemplificativa del pilastro del grandioso portico della Crypta, con pezzi di intonaco ritrovati fra i detriti.
Nella ricostruzione vi sono anelli in ferro non invasivi.
Sono stati aperti ai visitatori gli scavi dell'esedra del teatro, ma l'area è visitabile solo durante i fine settimana.
E' possibile sempre invece, visitare i sotterranei, dai quali si possono osservare le strutture della Crypta.
4- LARGO DI PORTA ARGENTINA
E' un incrocio percorso dal traffico, disposto intorno a un sito archeologico più in basso rispetto alla strada, l'Area Sacra, dove si trovano le rovine di quattro antichi templi di epoca repubblicana.
Le rovine furono scoperte intorno al 1920 durante alcuni lavori stradali e non sono aperte al pubblico.
Sul lato occidentale della piazza c'è il principale teatro di Roma: il Teatro Argentina.
Famosa qui a Roma la colonia di gatti randagi, protetta dall'ASSOCIAZIONE CULTURALE COLONIA FELINA TORRE ARGENTINA.
Lo scopo non è solo quello di accoglierli e dare loro cibo ma soprattutto di promuovere la sterilizzazione.
Allego la loro pagina web, per tutte le informazioni del caso e per la bella storia delle "gattare": la più famosa fu Anna Magnani.
"I gatti di Roma
sono gatti letterati:
si radunano soltanto
nei luoghi più celebrati".
Gianni Rodari
Imboccando via di Sant'Anna, prima che diventi vicolo dei Chiodaroli, si incontra il bel murales della Pietà di Pasolini, street art dell'artista francese ERNEST PIGNON.
Il murales è affisso in diverse zone della città, anche all'idroscalo di Ostia, dove il poeta-scrittore fu ritrovato morto. Non solo: lo stesso murales è a Matera, set de "Il Vangelo secondo Matteo", al Monastero di Santa Chiara a Napoli, set del "Decameron" e a Scampia, quartiere degli ultimi, come le amate borgate romane.
Una pietà dove Pasolini tiene fra le braccia il proprio cadavere.
Pignon incolla sui muri un'immagine destabilizzante, per provocare nei passanti una reazione: cosa ci ha lasciato Pasolini?
Arte interattiva per ricordare il grande poeta a quarant'anni dalla morte.
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